
Dopo giorni di tensione e un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti, il conflitto tra Israele e Iran sembra entrare in una nuova fase instabile. Mentre a Teheran si celebrano i funerali dei vertici militari uccisi nei raid israeliani, le Idf ordinano evacuazioni di massa a Gaza e Jabaliya e colpiscono ancora in Libano, dove si contano nuovi morti. Intanto, fonti ufficiali iraniane denunciano oltre 70 vittime nell’attacco al carcere di Evin, che ospitava anche detenuti politici e stranieri. In parallelo, emergono contatti diplomatici tra Teheran e Riad, mentre si discute un fragile equilibrio regionale. Sul fronte internazionale, Donald Trump difende Netanyahu e insiste sulla necessità di una linea dura contro l’Iran. La tensione resta alta, con continui scambi di accuse e nuove operazioni militari che mettono in discussione la tenuta della tregua faticosamente raggiunta.
8:09 – Colloquio telefonico tra ministri della Difesa di Teheran e Riad
Il ministro della Difesa saudita, Khalid bin Salman bin Abdulaziz, ha avuto un colloquio telefonico con il nuovo capo delle forze armate iraniane, Abdolrahim Mousavi. Lo riferisce la Saudi Press Agency, precisando che i due hanno discusso le relazioni bilaterali in ambito difensivo e gli sviluppi regionali, sottolineando l’impegno comune per la sicurezza e la stabilità. La telefonata è stata avviata da Mousavi, nominato dopo la morte del suo predecessore, ucciso da Israele all’inizio della guerra.
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7:44 – Iran: 71 morti nell’attacco israeliano al carcere di Evin
L’attacco israeliano di lunedì al carcere di Evin, a Teheran, ha causato la morte di 71 persone. Lo ha comunicato il portavoce della magistratura iraniana, Asghar Jahangir, parlando a margine del cessate il fuoco ancora in vigore. Tra i detenuti, riferisce la magistratura, c’erano esponenti dell’opposizione e prigionieri stranieri, compresi cittadini con doppia cittadinanza, tra cui francesi.
7:42 | 29 Giugno
Idf ordina evacuazione a Gaza e Jabaliya
Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno emesso un ordine di evacuazione per i residenti di Gaza City e Jabaliya, invitandoli a spostarsi verso la zona di Al-Mawasi. Il portavoce in arabo dell’Idf, Avichay Adraee, ha dichiarato che l’operazione militare si intensificherà, e che Hamas sta portando i civili al disastro. L’agenzia palestinese Shahab ha nel frattempo riferito di attacchi nel quartiere Zeitoun e colpi di artiglieria a Rafah.
7:36 – Folla ai funerali dei vertici Irgc: “Orgogliosi dei nostri martiri”
Nuovi funerali di Stato in Iran per il comandante dell’aeronautica delle Guardie Rivoluzionarie, Amir Ali Hajizadeh, e per il responsabile della divisione missilistica, Mahmoud Bagheri, uccisi da Israele. «Non nascondiamo le nostre perdite. Siamo orgogliosi dei nostri martiri», ha scritto su X il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. «Per ogni ufficiale ucciso, ce ne sono 100 pronti a sostituirlo», ha aggiunto.
7:22 – Shirin Ebadi: “In Iran è aumentata la repressione”
La Premio Nobel per la Pace 2003, Shirin Ebadi, ha dichiarato che in Iran la repressione è aumentata, ma si è detta contraria alla guerra civile. Ha definito il programma nucleare iraniano un’ambizione inutile che ha solo portato danni al Paese. L’intervista è stata raccolta da Greta Privitera.
2:13 – Trump: “Netanyahu è un eroe, non va processato”
Donald Trump ha definito il premier israeliano Benjamin Netanyahu un “eroe di guerra”, condannando le inchieste giudiziarie a suo carico. In un post su Truth, ha dichiarato: «Abbiamo ottenuto una grande vittoria sotto la sua guida contro l’Iran. È una follia processarlo ora. Gli Stati Uniti non lo tollereranno».
2:09 – Israele colpisce il sud del Libano: almeno 3 morti
Nonostante il cessate il fuoco, attacchi israeliani nel sud del Libano hanno causato almeno tre vittime, secondo le autorità libanesi. Un attacco con drone a Kunin ha ucciso un uomo e ferito un altro. L’Idf ha rivendicato l’operazione, affermando di aver eliminato il terrorista Hassan Muhammad Hamoudi, coinvolto in lanci di razzi contro Israele.
2:03 – Trump: “L’Iran non ha spostato l’uranio prima degli attacchi”
In un’anticipazione dell’intervista a Fox News in onda domani, Donald Trump ha dichiarato che l’Iran non ha avuto tempo di spostare le sue scorte nucleari prima dei raid Usa. «Non hanno spostato nulla, non c’era preavviso», ha detto.
2:03 – Ucciso uno dei fondatori di Hamas
Le Idf e lo Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso a Gaza City il comandante Hacham Muhammad Issa al-Issa, tra i fondatori dell’ala militare di Hamas e considerato responsabile del massacro del 7 ottobre. L’uomo era capo dello staff operativo delle Brigate Ezzedin al-Qassam.
22:39 – Almeno 3 morti negli attacchi israeliani nel sud del Libano
Almeno tre persone sono rimaste uccise negli attacchi israeliani condotti oggi nel Libano meridionale, nonostante il cessate il fuoco in vigore. Lo hanno dichiarato le autorità locali, con Hezbollah – sostenuto dall’Iran – che ha fatto sapere che la sua pazienza per la “continua aggressione” si sta esaurendo. Il ministero della Salute libanese ha riferito che un attacco con drone israeliano su un’auto a Kunin, nel sud del Libano, ha ucciso un uomo e ferito un’altra persona. L’Idf, da parte sua, ha spiegato che il blitz ha eliminato il terrorista Hassan Muhammad Hamoudi, ritenuto responsabile di attacchi missilistici anticarro contro Israele.
21:52 – Idf: ucciso uno dei fondatori di Hamas, ideò attacco del 7 ottobre
Le forze armate israeliane (Idf) e lo Shin Bet hanno annunciato di aver ucciso ieri sera a Gaza City il terrorista Hacham Muhammad Issa al-Issa, alto dirigente dell’ala militare di Hamas. Considerato uno dei fondatori del gruppo, secondo le autorità israeliane era il capo dello staff di supporto al combattimento ed ebbe un ruolo chiave nella pianificazione del massacro del 7 ottobre.
19:17 – Netanyahu condanna rivolta dei coloni in Cisgiordania
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato con fermezza la rivolta scoppiata la scorsa notte nell’area di Binyamin, in Cisgiordania, dove coloni israeliani hanno attaccato soldati dell’Idf. “Gli eventi devono essere indagati a fondo e chi ha violato la legge deve essere assicurato alla giustizia”, ha dichiarato l’ufficio del premier.
19:12 – Khamenei: “Gli Usa vogliono la nostra resa, ma non accadrà mai”
“Il motivo del conflitto con gli Stati Uniti è che vogliono che l’Iran si arrenda”, ha scritto su X in farsi la Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, aggiungendo: “Un evento del genere non accadrà mai”.
16:57 – Iran amplia la riapertura dello spazio aereo dopo la tregua
A seguito del cessate il fuoco con Israele, l’Iran ha ampliato l’accesso al suo spazio aereo per i sorvoli internazionali, come confermato dal ministero delle Infrastrutture. Restano invece sospesi i voli da e per gli aeroporti del nord, sud e ovest, compresi i principali scali di Teheran.
16:56 – Khamenei: “Gli Usa vogliono la resa dell’Iran, ma non accadrà mai”
Durante i funerali dei vertici militari a Teheran, la Guida Suprema Khamenei ha ribadito la linea dura: “La nazione iraniana non si arrenderà agli Stati Uniti”.
16:32 – Guardian: salgono a 62 i morti nei raid israeliani su Gaza
Secondo il Guardian, sono salite a 62 le vittime palestinesi nei raid israeliani su Gaza nella giornata di oggi.
16:14 – Witkoff al Cairo per colloqui su tregua e ostaggi
L’inviato Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, sarà al Cairo nei prossimi giorni per negoziati cruciali su cessate il fuoco e liberazione ostaggi, secondo quanto riferito da fonti libanesi.
16:13 – Hamas: “Prossimo round di colloqui sarà serio”
Fonti di Hamas citate da Asharq Al-Awsat prevedono che il prossimo round di colloqui in Egitto e Qatar con Israelesarà “molto serio” e basato su una nuova versione del piano di Witkoff.
16:03 – Gaza: 23 morti nei raid israeliani, almeno 3 bambini
Secondo l’agenzia di difesa civile di Gaza, 23 persone, tra cui almeno 3 bambini, sono morte oggi in attacchi aerei israeliani, in particolare a Jabalia, nel nord della Striscia.
15:44 – Iran: “Grossi bandito dai nostri impianti nucleari”
Teheran non consentirà più l’accesso al direttore dell’Aiea Rafael Grossi nei propri impianti nucleari e non installerà nuove telecamere di sorveglianza, ha annunciato il Parlamento iraniano. La decisione segue la sospensione della collaborazione con l’Agenzia durante la guerra.