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Bambina di 8 anni annega in piscina: dramma in Italia

Pubblicato: 30/06/2025 17:29

Erano le prime ore di un pomeriggio d’estate come tanti, quando le urla improvvise hanno spezzato il consueto vociare felice dei bambini. La piscina del Parco acquatico, meta amata dalle famiglie del posto, si è trasformata in teatro di una tragedia. Una bambina di appena otto anni è stata trovata priva di sensi nell’acqua, tra lo sconcerto dei presenti e la corsa disperata dei soccorritori.

I sanitari del 118 sono intervenuti tempestivamente, provando a rianimarla sul posto. Ma ogni tentativo è stato vano. Il cuore della piccola ha smesso di battere lasciando sotto shock l’intera comunità.

Indagini in corso sulla dinamica dell’incidente

I carabinieri della Compagnia di Rende hanno avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto. Secondo una prima ricostruzione, la bambina si trovava in acqua per giocare quando avrebbe avuto un malore improvviso, forse a causa del caldo o di una patologia pregressa ancora da accertare. In pochi attimi, la situazione è precipitata: la piccola non è riuscita a mantenersi a galla ed è annegata davanti ad altri bagnanti, tra cui anche bambini.

Gli inquirenti stanno ora raccogliendo testimonianze, acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza e analizzando le condizioni di sicurezza dell’impianto. Saranno valutati il numero di bagnini presenti in quel momento, la vigilanza garantita nella zona della piscina e le eventuali responsabilità legate alla gestione della struttura.

Il contesto locale e la comunità di Rende

Rende, cittadina universitaria e cuore pulsante del cosentino, conta oltre 36.000 abitanti. È conosciuta per ospitare l’Università della Calabria e per il suo equilibrio tra centro storico collinare e quartieri moderni in pianura. In estate, le famiglie si riversano nei parchi acquatici per trovare refrigerio: tra questi, il “Santa Chiara” è uno dei più frequentati.

La notizia della morte della bambina ha sconvolto la comunità, che in poche ore ha iniziato a manifestare il proprio cordoglio e la propria rabbia. In tanti chiedono chiarezza: vogliono sapere se tutto fosse a norma e se si potesse evitare l’accaduto.

Nel frattempo, le autorità continuano a lavorare per stabilire la verità su un fatto che ha spezzato una giovane vita e segnato nel profondo un’intera città.

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