Una forte scossa di terremoto ha colpito oggi l’Italia, alle 12:47, generando momenti di paura in diverse aree urbane. Tanti cittadini sono corsi in strada, spaventati dal violento movimento sismico avvertito anche ai piani bassi. Sui social si moltiplicano le testimonianze: “È stato tutto velocissimo, il divano dondolava”, ha scritto un utente, mentre un altro racconta: “Ha iniziato a tremare l’intera casa, i lampadari sbattevano contro il soffitto”.
Nessuna scossa prolungata, ma un singolo colpo secco, intenso, che ha provocato il panico in scuole, negozi e uffici. Le linee dei vigili del fuoco e della Protezione civile sono state inondate di chiamate. Non si registrano al momento danni gravi o feriti, ma i sopralluoghi tecnici sono in corso su molti edifici pubblici e privati. Le autorità hanno disposto evacuazioni precauzionali in varie strutture.
L’epicentro è stato localizzato nella zona dei Campi Flegrei, nell’area occidentale di Napoli. La scossa, di magnitudo significativa e a profondità superficiale, è stata sentita in modo particolarmente violento tra Pozzuoli e la zona della Solfatara. Già nelle ore precedenti l’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv aveva rilevato tre eventi sismici minori, tutti tra le 3:51 e le 6:07 di venerdì 27 giugno, con magnitudo comprese tra 1.0 e 1.5 e profondità inferiori a un chilometro.
Questi episodi si inseriscono nel contesto del bradisismo flegreo, che da mesi solleva lentamente il suolo in tutta l’area vulcanica. Il fenomeno è sotto stretta osservazione, anche se gli esperti escludono segnali immediati di eruzione. Tuttavia, il sollevamento ha già superato 140 centimetri e sta compromettendo l’integrità delle infrastrutture, spingendo le autorità ad accelerare i lavori di messa in sicurezza.
Uno dei cantieri principali è quello dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, dove sono in corso interventi antisismici con solai rinforzati, pilastri potenziati e giunti in metallo. L’opera fa parte del piano del Commissario Straordinario per i Campi Flegrei, che prevede 56 interventi per un totale di 450 milioni di euro.
Al centro del piano anche 23 scuole pubbliche, quattro delle quali danneggiate dal sisma del maggio 2024 e attualmente in fase di ristrutturazione. Entro il 2027 l’obiettivo è rendere resiliente l’intero patrimonio edilizio pubblico tra Napoli, Pozzuoli e Bacoli, incluse caserme e due istituti penitenziari, tra cui il carcere femminile di Pozzuoli.
Sul fronte infrastrutture, il piano prevede la realizzazione di due bretelle tangenziali per garantire vie di fuga rapide, oltre a sei cantieri su reti idriche e fognarie danneggiate dal suolo in movimento. L’intervento più atteso riguarda però il porto di Pozzuoli, dove a luglio sarà montata una banchina galleggiante per compensare il sollevamento del fondale e facilitare l’imbarco sui traghetti.
“È tutto più complicato qui – ha spiegato il Commissario – ma ci stiamo attrezzando”. Intanto, dopo l’ultima scossa, la popolazione resta in allerta: “Speriamo che sia finita, ma ormai ci svegliamo ogni giorno con la paura”, ha scritto un altro utente online.