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“Morto di caldo”. Si accascia all’improvviso mentre lavora: com’è potuto succedere

Pubblicato: 30/06/2025 17:37

Una mattinata di lavoro come tante si è trasformata in tragedia in un cantiere, dove si stavano portando avanti interventi di edilizia scolastica. Un improvviso malore ha colpito un uomo impegnato in un’attività sotto il sole cocente, lasciando attoniti colleghi e operatori presenti sul posto. Un dramma che riaccende i riflettori sulle condizioni di chi ogni giorno lavora esposto agli agenti atmosferici, in particolare alle alte temperature, e che invita a riflettere sulle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro all’aperto.

In una fase dell’anno in cui il caldo raggiunge picchi estremi, i lavoratori del settore edile risultano tra i più esposti ai rischi connessi all’afa. L’episodio avvenuto oggi, pur ancora in fase di accertamento, solleva dubbi e domande sulla tutela effettiva di chi svolge attività fisiche in condizioni potenzialmente pericolose.

Un malore fatale durante una gettata di cemento

Il fatto è avvenuto intorno a mezzogiorno di lunedì 30 giugno nel cantiere della scuola Jussi, a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. La vittima è Ait El Hajjam Brahim, 48 anni, titolare della ditta Veneto Pavimenti SAS con sede a Treviso, impresa coinvolta nell’esecuzione dei lavori. Secondo quanto riferito, l’uomo si sarebbe improvvisamente accasciato mentre era impegnato in una gettata di cemento, operazione svolta in piena esposizione al sole.

Le prime ipotesi parlano di un malore improvviso, anche se solo l’autopsia potrà confermare con certezza le cause del decesso. L’episodio ha scosso l’intero ambiente lavorativo, anche alla luce dell’ondata di calore che sta interessando gran parte del Paese.

L’appello dei sindacati alla prevenzione

Le sigle sindacali Cgil e Fillea-Cgil di Bologna sono intervenute con un comunicato in cui sottolineano l’urgenza di una maggiore cultura della sicurezza, specialmente in contesti dove l’esposizione al calore è elevata. “Le aziende devono dare priorità assoluta alla tutela dei lavoratori”, hanno dichiarato, chiedendo che le misure previste dalle ordinanze regionali siano applicate rigorosamente.

La speranza è che tragedie come questa spingano verso una maggiore consapevolezza, anche da parte degli enti preposti al controllo. I sindacati hanno espresso vicinanza alla famiglia della vittima e offerto supporto a colleghi e lavoratori coinvolti, ribadendo l’impegno per una maggiore vigilanza sulle condizioni di lavoro.

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