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Processo stupro di gruppo, Ciro Grillo per la prima volta in aula: le sue dichiarazioni e le richieste della Procura

Pubblicato: 30/06/2025 12:45

Per la prima volta, Ciro Grillo prende la parola in aula. L’occasione si presenta durante l’apertura dell’udienza, quando il dibattimento è ancora a porte chiuse. In pochi minuti, il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle esprime la sua posizione: «Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa». Subito dopo, aggiunge: «Ho studiato giurisprudenza proprio per questo processo… sono praticante avvocato… credo nella giustizia e vorrei continuare a crederci».

Dopo queste parole, Grillo si siede al banco degli imputati, accanto a Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, dietro i rispettivi avvocati difensori. L’accusa nei suoi confronti è quella di stupro di gruppo, relativo a una studentessa di Milano, che sarebbe stata abusata insieme ad altri tre amici genovesi nella casa in Costa Smeralda, di proprietà dei Grillo. L’episodio risale a sei anni fa, e oggi il tribunale di Tempio Pausania inizia a esaminare la notte di luglio che ha cambiato le vite di tutti i coinvolti.

La requisitoria del pm Capasso

Subito dopo l’intervento di Grillo, il pubblico ministero Gregorio Capasso inizia la sua requisitoria. Il pm dedica la prima parte del suo lungo intervento a esplorare il consumo di alcol della parte offesa, identificata come Silvia, prima che si recasse nella casa di Ciro Grillo. Il tema del consumo di alcol, infatti, si preannuncia cruciale per le decisioni del collegio giudicante, e sarà un punto centrale nelle discussioni e nelle sentenze finali.

Il pm Capasso fa leva su questi dettagli per supportare la propria posizione sul caso, in cui la condotta della vittima e il suo stato al momento dei fatti sono considerati elementi rilevanti per comprendere le dinamiche della notte in questione.

Ciro Grillo, oggi praticante avvocato in uno studio genovese, ha recentemente conseguito la laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti, 110 e lode, il 10 luglio scorso. Tra gli imputati, l’unico assente all’udienza odierna è Francesco Corsiglia, che però era stato presente nelle udienze precedenti e si è già sottoposto all’esame.

In aula non sono presenti Silvia, la vittima principale, né Roberta, l’altra parte offesa, entrambi identificati con nomi di fantasia. Le due donne, che hanno vissuto l’incubo del processo, sono state costrette a rivivere le terribili esperienze durante le lunghe e difficili udienze precedenti. Il loro dolore, in effetti, è stato al centro di più di un momento di forte tensione in aula.

Il futuro del processo e la parola alle parti civili

Mentre l’udienza prosegue, domani sarà il turno delle parti civili di prendere la parola. La tensione è palpabile, e le parti coinvolte attendono con impazienza le decisioni che si faranno avanti, incluse quelle del pubblico ministero, che domani presenterà le sue richieste di condanna. Sarà un passaggio fondamentale per la comprensione di come il sistema giudiziario italiano valuterà questo caso particolarmente delicato, che ha messo in luce non solo le implicazioni legali ma anche quelle morali e sociali.

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Ultimo Aggiornamento: 30/06/2025 12:47

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