Vai al contenuto

Raid a Gaza, strage in un internet café sul mare: almeno 21 morti

Pubblicato: 30/06/2025 22:58

Almeno ventuno persone sono rimaste uccise in un attacco aereo che ha colpito un internet café affacciato sul mare, nella zona occidentale della Striscia di Gaza. La struttura presa di mira, la caffetteria Al-Baqa, era uno degli ultimi luoghi ancora attivi dove si poteva lavorare, scrivere, connettersi e, per quanto possibile, vivere.

Il raid ha avuto luogo nel tardo pomeriggio, a poche ore da un nuovo ordine di evacuazione emesso dall’Idf per le zone costiere nel nord della Striscia, in particolare nell’area di Gaza City. Un’escalation che si inserisce nel contesto di un’intensificazione delle operazioni israeliane nelle ultime 48 ore.

Diffuso il video del momento dell’attacco

Sui social network circolano immagini drammatiche: un video, probabilmente girato da un’abitazione vicina, mostra un missile che colpisce in pieno l’edificio del caffè, situato lungo il litorale. L’attacco ha provocato un crollo immediato della struttura e ha scatenato il panico tra le persone presenti nell’area.

Secondo fonti locali, tra le vittime ci sarebbero giornalisti, operatori umanitari, studenti e lavoratori da remoto. L’Al-Baqa, infatti, era considerato un raro spazio “neutro” nella Gaza assediata: dotato di elettricità, connessione internet stabile e una vista sul mare che, fino a oggi, sembrava resistere al rumore delle bombe.

Nessun commento ufficiale da parte dell’Idf

L’esercito israeliano non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’episodio. Come spesso avviene in contesti di attacchi su aree urbane, l’Idf potrebbe fornire in seguito una propria versione dei fatti, indicando eventualmente la presenza di obiettivi militari nella zona. Ma per ora, silenzio.

Nel frattempo, fonti palestinesi parlano di un bilancio destinato a salire, mentre i soccorsi faticano a raggiungere l’area colpita per via della distruzione e dei continui sorvoli militari.

Una guerra che divora anche gli spazi civili

Il bombardamento dell’Al-Baqa rappresenta un nuovo colpo al tessuto civile di Gaza, già devastato da mesi di combattimenti. Colpire un luogo di lavoro e comunicazione, frequentato da civili, rischia di innescare nuove polemiche sulla condotta del conflitto e sulle regole d’ingaggio.

La strage arriva mentre si moltiplicano gli appelli internazionali per un cessate il fuoco, e mentre l’ONU continua a denunciare una crisi umanitaria senza precedenti nella Striscia. Ma anche oggi, la guerra ha scelto un caffè, un modem, un tavolino di plastica, per ricordare che nessun luogo è più al sicuro.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure