
Chiara Petrolini, accusata del duplice omicidio premeditato e della soppressione dei cadaveri dei suoi due figli neonati, si è presentata al tribunale di Parma con oltre un’ora di anticipo. Il processo è iniziato con la prima udienza in Corte di Assise, dove la giovane, che ha 22 anni e si trova agli arresti domiciliari, ha risposto alle accuse legate alla morte dei suoi due bambini, partoriti e sepolti nella villetta di Vignale di Traversetolo. L’imputata è arrivata a bordo di un’auto dei carabinieri, ed è stata accompagnata dai genitori e dal suo fidanzato, Samuel Granelli, che è costituito parte civile insieme ai suoi genitori.
L’incontro con la Corte
L’udienza si è svolta in un’atmosfera tesa, con il presidente della Corte, Alessandro Conti, che ha autorizzato le fotografie solo nei primi cinque minuti dell’udienza. La difesa di Chiara Petrolini, rappresentata dall’avvocato Nicola Tria, ha subito richiesto una perizia psichiatrica per la sua assistita. L’avvocato ha sottolineato che, nelle consulenze, la difesa ha parlato di un disturbo della personalità con stato dissociativo, mentre l’accusa ha ritenuto la ragazza capace di intendere e di volere al momento dei fatti.

La discussione in aula ha visto un acceso confronto sulla condizione psichica di Chiara Petrolini. L’avvocato Tria ha ricordato che la perizia psichiatrica sarebbe utile per chiarire se l’imputata fosse capace di intendere e di volere quando ha compiuto il delitto, sottolineando come l’incidente probatorio richiesto fosse stato rigettato dal Gip. La pm Francesca Arienti, pur non opponendosi alla richiesta, ha suggerito di aspettare almeno un parziale approfondimento dell’istruttoria. “Non c’è nulla nella storia di Chiara Petrolini che possa far pensare a una patologia psichiatrica”, ha dichiarato la pm, argomentando che le testimonianze mostreranno come la giovane fosse vista come una “ragazza modello” prima dei fatti.
La decisione della Corte
Nonostante le perplessità, la Corte di Assise, presieduta da Alessandro Conti, ha ritenuto necessario procedere con la perizia psichiatrica sulla capacità di intendere e volere di Chiara Petrolini al momento dei fatti. Inoltre, verrà esaminata la sua eventuale pericolosità sociale. Il conferimento dell’incarico ai periti avverrà il 15 settembre, giorno in cui verranno ascoltati anche i primi testimoni. La giornata si è conclusa con la decisione di approfondire la questione psichiatrica prima di continuare il dibattimento.
In questo contesto, la famiglia del fidanzato di Chiara e l’ex compagno sono costituiti parte civile, mentre la difesa continua a sostenere che la giovane soffrisse di problemi psicologici significativi.