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Alberto Stasi, è arrivata la decisione del giudice sulla semilibertà

Pubblicato: 01/07/2025 14:30

Oggi la Corte di Cassazione era chiamata a esprimersi sul ricorso presentato dalla Procura generale di Milano contro la concessione della semilibertà ad Alberto Stasi, l’ex studente della Bocconi condannato a 16 anni per l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco.

Al centro del ricorso c’era soprattutto l’intervista televisiva che Stasi ha rilasciato durante un permesso premio. Un colloquio con il programma Le Iene che, secondo l’accusa, avrebbe violato i termini del permesso stesso, che era previsto per ricongiungimento familiare. La difesa, invece, sostiene che la presenza del giornalista fosse nota alle autorità penitenziarie, e quindi che non ci sia stata alcuna irregolarità.

La battaglia giudiziaria sulla semilibertà

Il 9 aprile scorso il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva accolto la richiesta dei legali di Stasi, concedendo una misura alternativa alla detenzione in carcere che garantisce maggiore libertà di movimento rispetto ai normali permessi lavorativi. La sentenza, firmata dalle giudici Anna Maria Oddone e Maria Paola Caffarena, è stata depositata l’11 aprile, aprendo immediatamente la strada al ricorso della procuratrice generale Francesca Nanni.

Il ricorso puntava a evidenziare “vizi di legittimità”, in particolare proprio sull’intervista rilasciata a fine marzo. Stasi, parlando al giornalista Alessandro De Giuseppe, aveva descritto il suo stato d’animo come “uno tsunami di emozioni”, auspicando che “venga finalmente fuori tutta la verità”, ribadendo la propria innocenza. Ma secondo la procura, quell’incontro con la stampa sarebbe avvenuto in violazione delle prescrizioni del permesso.

A smentire questa tesi, tuttavia, c’è una dichiarazione ufficiale dell’ex direttore del carcere di Bollate, Giorgio Leggieri, secondo il quale “non si sono rilevate infrazioni alle prescrizioni”. Ora, è stata resa nota la decisione: è stata rigettata l’istanza di revoca per illegittimità e Stasi conserva la sua semilibertà.

La parola ai giudici della Cassazione

L’udienza di oggi si svolge in forma cartolare, ovvero senza la presenza delle parti, e sarà basata solo sull’analisi degli atti. I giudici supremi potranno:

  • convalidare la semilibertà, confermando quanto deciso a Milano;
  • oppure accogliere il ricorso della procura e rimandare il caso al Tribunale di Sorveglianza per una nuova valutazione.

La decisione definitiva è attesa in serata o al massimo entro domani.

In bilico, dunque, non solo la libertà parziale di Alberto Stasi, ma anche la legittimità di una scelta giudiziaria che ha riacceso il dibattito su uno dei delitti più controversi degli ultimi vent’anni.


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Ultimo Aggiornamento: 01/07/2025 17:31

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