
Due uomini chini in una buca, sotto un sole impietoso. Un cantiere nel cuore del Vicentino, dove il terreno ribolle e l’aria è un muro invisibile che soffoca. Stavano lavorando lì, quando uno dei due operai si è accasciato, l’altro poco dopo ha iniziato a barcollare. Ora uno di loro è in coma. Sono volti, corpi e nomi dietro le statistiche che raccontano l’effetto devastante di un clima impazzito.
E mentre a Bergamo un blackout mette in ginocchio l’intera città nel primo pomeriggio, causato dall’uso eccessivo dei condizionatori, in mezza Italia arrivano le prime ordinanze: si vieta il lavoro nei campi e nelle fabbriche nelle ore centrali della giornata. Le temperature record spingono verso misure d’emergenza, anche nel mondo del lavoro.
A Parigi, persino la Torre Eiffel si piega alla canicola: il punto più alto del monumento è stato dichiarato off-limits, e la chiusura anticipata proseguirà almeno fino a domani. Il caldo non risparmia nessuno e nemmeno luoghi simbolici.
18.30 – 18 centri da bollino rosso in Italia
Nel frattempo, l’Italia si tinge di rosso. Oggi è Campobasso a salire nella lista delle città più a rischio, portando il totale a 18 centri da bollino rosso, con temperature che sfiorano i 40 gradi. E sotto il pelo dell’acqua, il Mediterraneo ribolle: alcune rilevazioni parlano di picchi fino a 26 gradi, un’anomalia mai registrata a giugno.
18.00 – Da domani protocollo per contenimento dei rischi
Domani pomeriggio alle 17, intanto, è in programma un incontro cruciale al Ministero del Lavoro: verrà sottoscritto il Protocollo quadro per il contenimento dei rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche, alla presenza del ministro Marina Calderone e delle principali rappresentanze sindacali e datoriali. Una misura resa urgente da un’estate che si preannuncia senza tregua.
16.59 – Due operai in una buca hanno malore per caldo, uno in coma
Due operai sono stati colti da malore per il caldo o per esalazioni mentre stavano lavorando in una buca, a Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 15.30. Uno dei due operai, in coma, è stato sottoposto a rianimazione, intubato e portato in elicottero all’ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (Vicenza). Sul posto sono intervenuti i carabinieri assieme allo Spisal dell’azienda sanitaria e il Suem 118.
16.03 – Blackout a Firenze: troppa richiesta di energia
Black out della corrente elettrica in pieno centro di Firenze. I disagi sono in corso. Tra le cause, scatti di linea per i sovraccarichi dovuti alla richiesta di energia e per il surriscaldamento dei cavi sotto terra della distribuzione Enel.
15.35- Muore un bambino a Terragona
Ma l’Italia non è sola in questa battaglia. A Valls, nella provincia spagnola di Tarragona, un bambino di due anni e mezzo è morto dopo essere rimasto chiuso in auto per ore. Il padre, secondo quanto riferito dalla polizia catalana, si sarebbe dimenticato del figlio mentre si recava al lavoro. Una distrazione fatale, in una regione dove l’allerta meteo segnalava massime fino a 36 gradi. L’uomo è in stato di shock.
E solo pochi giorni fa, a Barcellona, un’impiegata del servizio di pulizie comunale è deceduta al termine del turno, stroncata con ogni probabilità da un colpo di calore. Due tragedie che riaccendono il dibattito sulla tutela di chi lavora – o semplicemente vive – in un ambiente sempre più ostile.
L’estate non è ancora a metà, ma la sfida climatica è già al suo apice. E a pagarne il prezzo, ancora una volta, sono i più fragili.