
Un nuovo drammatico episodio legato all’industria pesante scuote l’opinione pubblica internazionale. Un’esplosione improvvisa, un incendio devastante e decine di vite spezzate in pochi attimi: l’incidente ha riportato alla luce i rischi spesso sottovalutati legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in contesti ad alta pericolosità. Le immagini che arrivano dal luogo dell’accaduto raccontano di un disastro senza precedenti, che ha trasformato un’ordinaria giornata lavorativa in un inferno.
A seguito della deflagrazione, squadre di emergenza e soccorritori si sono precipitati sul posto, cercando tra le macerie i superstiti. L’atmosfera, densa di fumo e tensione, ha reso le operazioni ancora più complesse, mentre le autorità locali avviavano le prime indagini per determinare la dinamica e le responsabilità.

Tragedia in uno stabilimento chimico a Pashamylaram
Il bilancio è gravissimo: almeno 45 persone hanno perso la vita in un’esplosione che ha colpito un impianto chimico situato nella città di Pashamylaram, nello Stato indiano del Telangana. Lo scoppio di un reattore all’interno della struttura gestita dalla Sigachi Industries, verificatosi nella giornata di lunedì, ha provocato un incendio su vasta scala, alimentato dalla presenza di sostanze altamente infiammabili.
Le autorità indiane, impegnate ancora nelle operazioni di sgombero e soccorso, hanno riferito che il numero dei morti è salito progressivamente: da un primo conteggio di 12 vittime si è arrivati a 45, man mano che nuovi corpi venivano ritrovati tra le macerie. Il fuoco ha infatti continuato a bruciare per ore, rendendo estremamente difficili le operazioni di salvataggio.
Decine di feriti, indagini in corso
Oltre ai deceduti, altri 35 operai sono rimasti feriti in modo grave, di cui almeno dieci in condizioni critiche. L’esplosione è stata così potente che alcuni lavoratori sarebbero stati sbalzati a oltre 100 metri di distanza dal punto dell’incidente. Sul luogo sono intervenuti anche gli specialisti del dipartimento per il controllo ambientale e le unità di sicurezza industriale, che stanno verificando le eventuali negligenze in materia di protocolli di sicurezza.
Secondo le prime ipotesi, potrebbe essersi trattato di un malfunzionamento del reattore durante una fase di trattamento chimico. La magistratura locale ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali da parte dei gestori dello stabilimento. Nel frattempo, la comunità locale è sotto shock, mentre familiari e colleghi delle vittime si radunano in attesa di notizie e risposte.