
Un incidente spettacolare ha paralizzato la circolazione nel primo pomeriggio sulla A4, una delle arterie più trafficate del Nord Italia. Un camion, per cause ancora in fase di accertamento, si è ribaltato occupando tre corsie di marcia nel tratto compreso tra Latisana e Portogruaro, in direzione Venezia.
La violenza dell’impatto ha obbligato le autorità a chiudere completamente il tratto interessato dell’autostrada. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, il personale sanitario e i tecnici di Autostrade Alto Adriatico per gestire l’emergenza e mettere in sicurezza l’area.
Secondo una prima ricostruzione, all’origine dell’incidente ci sarebbe lo scoppio dello pneumatico anteriore sinistro del mezzo pesante. Il camion trasportava materiale elettrico ed era condotto da un uomo e una donna, entrambi feriti e trasportati in ospedale per accertamenti.

L’incidente è avvenuto intorno alle 14:20. Per agevolare le operazioni di soccorso e limitare i disagi, è stata disposta la chiusura dello svincolo in ingresso a Latisana, con uscita obbligatoria per chi proviene da Trieste. Intanto si lavora senza sosta per la rimozione del mezzo e la bonifica del manto stradale.
La chiusura del tratto ha provocato pesanti ripercussioni anche sulla viabilità secondaria. Lunghe code e rallentamenti sono stati segnalati su statali e provinciali, in particolare nei comuni di Latisana, Ronchis, San Michele al Tagliamento e Portogruaro, congestionati dal traffico deviato.
Autostrade Alto Adriatico invita gli automobilisti a evitare la zona e a seguire gli aggiornamenti in tempo reale. La riapertura del tratto autostradale non è attesa prima della serata, vista la complessità dell’intervento in corso.
Nel frattempo, è tornato regolare il traffico lungo il Raccordo Autostradale 13 Sistiana-Trieste, rimasto chiuso in mattinata per un altro grave episodio: l’incendio di un autoarticolato in località Prosecco. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, il rogo è stato spento e il mezzo rimosso.
Due incidenti in poche ore che riportano l’attenzione sulla sicurezza delle infrastrutture e sull’impatto che simili eventi possono avere sulla mobilità tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, soprattutto in piena estate.