
Scene drammatiche in montagna, dove una frana di vaste proporzioni ha colpito una valle alpina, sommergendo case e rifugi con acqua, fango e detriti. La situazione è apparsa da subito critica: strade interrotte, sentieri impraticabili e famiglie rimaste isolate.
Nella giornata di oggi è scattata un’evacuazione di massa via elicottero, con decine di persone tratte in salvo. Interi villaggi sono rimasti tagliati fuori da ogni via di comunicazione. Le operazioni di soccorso sono state rese ancora più complesse dalla natura impervia del territorio e dai danni provocati dai violenti temporali che hanno preceduto la frana.
Il disastro è avvenuto nella valle di Gschnitztal, nel Tirolo, regione alpina dell’Austria. L’esercito austriaco è intervenuto con un elicottero Black Hawk, evacuando circa 100 persone dal villaggio di Gschnitz e da tre rifugi montani posti a quote più alte. Le vie di accesso erano ormai completamente impraticabili.
Il comandante dei vigili del fuoco tirolesi, Lukas Braunhofer, ha riferito all’emittente Orf che una delle numerose colate di fango ha raggiunto il villaggio nella serata di lunedì, intorno alle ore 18. La frana è stata innescata dallo straripamento di un torrente, che ha rotto gli argini e inondato la zona.

Fortunatamente, non si registrano vittime. L’evacuazione è avvenuta in modo tempestivo, così come era già accaduto circa un mese fa in Svizzera, quando una frana aveva ricoperto quasi interamente il villaggio alpino di Blatten. Anche in quel caso, le autorità avevano agito con prontezza.
Questi episodi, sempre più frequenti e ravvicinati, sono il segnale evidente di un ambiente montano fragile, sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico. Le Alpi stanno affrontando un crescente rischio legato a piogge estreme, smottamenti e dissesti idrogeologici.
Nel giugno 2024, tre persone erano morte nel Canton Ticino, nella zona della valle Maggia, a causa di frane e allagamenti provocati da piogge intense. Un altro evento estremo che si inserisce in un quadro sempre più preoccupante per la sicurezza delle aree alpine.
Le autorità locali, insieme alla protezione civile e alle forze di soccorso, stanno ora monitorando costantemente la situazione. Si teme che nuove precipitazioni possano peggiorare il quadro. Intanto proseguono le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area colpita.