
Nel pieno di una fase estiva segnata da temperature anomale e condizioni climatiche estreme, cresce la preoccupazione per la salute di chi lavora esposto al sole. Le conseguenze del caldo eccessivo si stanno facendo sentire in modo sempre più evidente, anche nei settori dove il lavoro fisico all’aperto è una costante. Proprio mentre le istituzioni annunciano nuove misure di tutela, si registra un episodio tragico che getta un’ombra su tempistiche e prevenzione.
Un episodio che non lascia indifferenti e che accende i riflettori sulla necessità di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in contesti esposti a rischio ambientale. Le temperature oltre i 35 gradi, l’umidità e l’assenza di ombra stanno diventando fattori critici, non più episodici ma strutturali, e la risposta delle istituzioni viene spesso percepita come tardiva.

Malore fatale nel Bolognese: muore titolare di impresa edile
La vittima si chiamava Brahim Ait El Hajjam, aveva 47 anni ed era titolare della ditta Veneto Pavimenti, con sede a Treviso. Si trovava impegnato nei lavori di ristrutturazione della scuola media di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, quando è stato colpito da un malore improvviso proprio mentre stava effettuando una gettata sotto il sole di mezzogiorno. L’uomo si è accasciato davanti ai colleghi, che hanno tentato di prestargli aiuto prima dell’arrivo dei sanitari. Ma ogni intervento si è rivelato inutile.
Il personale del 118 è giunto rapidamente sul posto, ma non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Brahim lascia una moglie e quattro figli. Le autorità competenti — carabinieri, personale dell’ASL e dell’Ispettorato del Lavoro — hanno avviato le indagini per chiarire eventuali responsabilità. È stata disposta l’autopsia per accertare le cause esatte della morte.
Sindacati: “Tragedia annunciata”
I rappresentanti di Cgil e Uil hanno espresso profondo cordoglio, ma anche forte indignazione, sottolineando come si tratti dell’ennesima tragedia legata all’esposizione prolungata a temperature insostenibili. “Morire di caldo mentre si lavora è inaccettabile”, hanno dichiarato. Anche la sindaca di San Lazzaro, Marilena Pillati, ha espresso la vicinanza della comunità alla famiglia del lavoratore.
Nel frattempo, è stata firmata l’ordinanza regionale che prevede lo stop ai lavori nelle ore centrali della giornata in presenza di condizioni climatiche estreme. Ma per molti, queste misure arrivano troppo tardi.