
Nel 2027 l’Italia andrà al voto con una generazione cresciuta a pane e smartphone. Nativi digitali pronti a pesare alle urne, ma già oggi fondamentali per capire dove soffia il vento del consenso. Perché, come mostra l’ultima edizione del Club dei Milionari, la ricerca semestrale firmata Arcadia sotto la guida di Domenico Giordano, la politica italiana si gioca anche – e sempre di più – sui social.
E su questo terreno, almeno per ora, comanda Giorgia Meloni. La premier domina tutte le piattaforme: da Instagram a TikTok, da X a Facebook, accumulando più di 1,29 milioni di nuovi follower tra gennaio e giugno 2025. Nessuno riesce ad avvicinarla. Ma la vera notizia è che l’egemonia numerica non coincide con quella della “connessione reale”: l’engagement, ovvero il coinvolgimento attivo degli utenti, sorride ai leader dei partiti minori.
Schlein e Bonelli, exploit nelle nicchie digitali
Il dato più fragoroso è quello di Elly Schlein: su TikTok il suo profilo ha fatto registrare un +382% in sei mesi. Una crescita vertiginosa, che la posiziona tra i politici più seguiti dalla fascia giovane dell’elettorato. Ma non è sola. Angelo Bonelli è il re dell’engagement proprio su TikTok, con un tasso del 17%, davanti alla stessa Schlein (15%) e a Nicola Fratoianni (13%).
Su Instagram, invece, il più coinvolgente è Riccardo Magi (6,9%), seguito da Fratoianni e Carlo Calenda. Su X (ex Twitter), Bonelli è ancora in testa (6,5%). Segnali che raccontano un consenso più intenso, anche se minoritario, per quei politici che presidiano con costanza le “nicchie digitali”.

Meloni pigliatutto, ma con distacco emotivo
Meloni continua a crescere su tutte le piattaforme, ma con un engagement medio inferiore al 2%: significa che, pur avendo milioni di follower, l’interazione reale è più bassa. Su WhatsApp è regina indiscussa con oltre 244.000 iscritti, su LinkedIn sfiora i 552.000, su Telegram supera i 55.000. Numeri da grande media company, che confermano l’efficacia della strategia digitale della premier. Ma resta il tema della qualità del rapporto con il pubblico.
Quanto a produzione, il titolo di “super postatore” va a Nicola Fratoianni, con oltre 1.600 post su X in sei mesi. Sul podio anche Calenda e Matteo Salvini, che però si prende il record assoluto di visualizzazioni: un video su Facebook ha superato i 25 milioni di views. Meloni si ferma a “solo” 20 milioni.
La sfida del 2027 sarà “nativa digitale”
Il report di Arcadia si chiude con una riflessione che è anche un avviso ai naviganti: nel 2027 voteranno per la prima volta ragazze e ragazzi nati dopo il 2009, cresciuti con l’iPhone in mano. Parlare a loro richiederà ben più di qualche post ben scritto: servirà una presenza strutturata, continua, autentica. Lo ha capito Meloni. Lo sta imparando Schlein. Gli altri sono avvisati.