
Il Monza volta pagina: il club brianzolo, celebre per i suoi legami con la famiglia Berlusconi, cambia proprietà, segnando un nuovo capitolo nel calcio italiano. Purtroppo l’era dei proprietari nostrani e dei mecenati innamorati dei loro club è definitivamente passata, e questo ultimo cambio è una fotografia dei tempi.
Un cambio di guardia epocale
Il passaggio di consegne da Fininvest al fondo statunitense Beckett Layne Ventures rappresenta un momento storico, con il calcio italiano che diventa sempre più “a stelle e striscie”. Le quote del Monza sono state ufficialmente cedute, con un accordo che prevede un passaggio immediato dell’80% e il restante 20% entro giugno 2026. Questa transizione è parte di un trend più ampio che vede i club italiani finire in mani straniere, mentre le figure storiche del calcio italiano, come i Berlusconi, cedono il passo.

Nel periodo di transizione, Adriano Galliani continuerà a svolgere un ruolo chiave, mantenendo la posizione di amministratore delegato fino al termine del calciomercato estivo. La sua esperienza sarà fondamentale per guidare il Monza verso nuovi traguardi sotto la gestione di Nicolas Burdisso, nominato direttore sportivo dai nuovi proprietari.
Un futuro promettente
Con Paolo Bianco alla guida tecnica, il Monza guarda avanti con l’ambizione di raggiungere la Serie A. Il supporto del nuovo assetto societario promette di portare il club versò nuovi successi, mantenendo viva la visione iniziata da Silvio Berlusconi e orchestrata da Galliani.
La cessione del Monza segna la fine di un’era iniziata proprio con Silvio Berlusconi, ma apre la strada a nuove opportunità. L’obiettivo resta la promozione in Serie A, un traguardo che sembra sempre più vicino grazie all’impegno dei nuovi proprietari americani.