
Chiunque abbia avuto il piacere di conoscerlo, anche solo brevemente, è rimasto colpito dalla sua gentilezza d’altri tempi e dalla sua discrezione in sala di registrazione. La sua voce unica ha fatto sorridere e riflettere generazioni di spettatori. Un tributo commosso recita: “Oggi non piangiamo solo un amico e un grandissimo professionista, ma una presenza che resterà indelebile. Perché le voci non muoiono mai: risuonano per sempre in chi le ha ascoltate col cuore”.

Un’eredità vocale indelebile
Il mondo dello spettacolo italiano è in lutto per la scomparsa di una voce che ha accompagnato il pubblico per oltre due decenni. A soli 61 anni, Saverio Indrio ci ha lasciati, e sebbene le cause del decesso non siano state divulgate, la notizia ha rapidamente raggiunto il cuore di molti che hanno apprezzato la sua versatilità e profondità nel doppiaggio.
La scomparsa di Saverio Indrio, avvenuta tra il 29 e il 30 giugno, è stata annunciata dalla pagina “Le voci del doppiaggio”, che ha voluto onorare il grande artista con un messaggio intenso. Sui social, colleghi e fan hanno condiviso ricordi e aneddoti, ricordando un uomo umile e riservato, sempre pronto a dare il massimo dietro al microfono.

Una carriera tra musica e cinema
Saverio Indrio ha iniziato la sua carriera come chitarrista classico, per poi affermarsi come una delle voci più riconoscibili in Italia. Tra i suoi lavori più celebri, ha doppiato Mr. Satan nei film di “Dragon Ball”, il sindaco Quimby ne “I Simpson”, e altri personaggi iconici come il professor Utonium e Mesogog. Tuttavia, il suo nome è legato indissolubilmente a Dwayne Johnson, alias The Rock, che ha doppiato in film famosi come “Fast & Furious” e “Jumanji”.

Chiunque abbia ascoltato Saverio Indrio sa quanto la sua interpretazione fosse sofisticata e vibrante. Non era solo una voce, ma un modo di vivere il doppiaggio come arte. Oggi, a piangerlo sono i colleghi, gli spettatori e la famiglia, in particolare il figlio Lucio, a cui molti hanno espresso vicinanza. La sua voce continuerà a vivere nella memoria di chi ha potuto apprezzarne l’inconfondibile talento.