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“Se li hai in casa, non mangiarli”. Emergenza salmonella: salame e salsiccia ritirati

Pubblicato: 01/07/2025 13:17

Negli ultimi giorni è stata segnalata una nuova allerta alimentare che ha destato forte attenzione da parte delle autorità sanitarie. Una comunicazione ufficiale ha infatti messo in evidenza il rischio legato al consumo di alcuni prodotti di origine animale, in particolare salumi, che sarebbero potenzialmente contaminati. L’intervento tempestivo ha portato al ritiro dei prodotti interessati dal mercato, con l’obiettivo di tutelare i consumatori ed evitare possibili conseguenze sulla salute.

Il richiamo è avvenuto a seguito di analisi microbiologiche che hanno rilevato una possibile presenza di batteri patogeni. L’invito alla popolazione è chiaro: evitare il consumo dei prodotti coinvolti, anche se già acquistati, e riportarli presso i punti vendita per la restituzione.

Allerta salumi: ritirati diversi lotti per rischio salmonella

Nel dettaglio, l’allarme riguarda salami e salsicce prodotti dall’azienda Spendibene di Moltoni srl, con sede a Chiuro, in provincia di Sondrio, e distribuiti a marchio Salumificio Moltoni. L’allerta è stata diffusa dal Ministero della Salute, che ha pubblicato ben sei richiami ufficiali riguardanti altrettanti lotti di salumi potenzialmente contaminati da salmonella.

I prodotti coinvolti includono SalsicciaSalsicettaSalametto puro suino (lotto 260525A), Salametto di asino (lotto 260525F) e Salame suino-bovino (lotto 60525B). Tutti i salumi sono venduti sfusi e a peso. Il ritiro è avvenuto in via precauzionale, ma l’indicazione fornita ai consumatori è quella di non consumare i prodotti e riportarli al punto vendita.

Cos’è la salmonella e quali rischi comporta

Il batterio della salmonella è tra le principali cause di infezioni gastrointestinali trasmesse da alimenti contaminati. Può provocare sintomi come nausea, vomito, crampi addominali, diarrea e febbre, con un’incubazione che varia dalle 6 alle 72 ore. In molti casi l’infezione si risolve spontaneamente, ma le persone più vulnerabili — come bambini piccoli, anziani e immunodepressi — possono sviluppare forme più gravi che richiedono il ricovero.

Le autorità sanitarie stanno monitorando la situazione e rafforzando i controlli sulla filiera per garantire che l’allerta venga gestita in modo efficace. Il caso rappresenta un’ulteriore conferma di quanto siano cruciali i protocolli di sicurezza alimentare, fondamentali per la protezione della salute pubblica.

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