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Sinner sul velluto, vince il derby con Nardi e vola al secondo turno

Pubblicato: 01/07/2025 15:56

Nessuna sorpresa, solo solidità, lucidità e dominio. È cominciato nel modo migliore il Wimbledon di Jannik Sinner, che all’esordio sull’erba dell’All England Club ha sconfitto in tre set l’amico e connazionale Luca Nardi, numero 95 del ranking. Un match gestito con autorevolezza dal numero uno del mondo, che ha chiuso con il punteggio di 6-4, 6-3, 6-0 in poco meno di due ore.

Un primo set di studio, poi Sinner alza i giri

Sinner parte con il pilota automatico e tiene agevolmente il primo turno di battuta. Nardi prova a rispondere, ma nel quarto gioco concede tre palle break, tutte annullate. È solo questione di tempo: sul 5-4, Sinner piazza la zampata e chiude il primo set in 46 minuti, capitalizzando il secondo set point utile.

Nel secondo parziale il numero uno del mondo cambia marcia. Strappa subito il servizio all’avversario: break a zero per il 2-0, poi consolida e vola sul 3-0. Nardi si sblocca e tiene un turno di battuta, ma il divario è evidente. Jannik concede appena cinque game nei primi due set, chiudendo anche il secondo con un solido 6-3.

Nel terzo set, Sinner è travolgente. Break in apertura, poi un turno di servizio tenuto a zero, quindi un altro break a zero: in meno di dieci minuti è 3-0. Nardi accusa il colpo, appare in confusione e commette errori pesanti, mentre Sinner, impeccabile con il servizio e brillante negli scambi, non concede più nulla e chiude con un perentorio 6-0 che lascia pochi dubbi sulla differenza dei valori in campo.

“Serve e aggressività”, le armi vincenti

Decisiva la prestazione al servizio di Sinner, che ha costruito il suo dominio attorno a una prima palla efficacissima. Ottimo anche il gioco a rete e l’uso sapiente dello slice e delle smorzate, utili per spezzare il ritmo e tenere il controllo degli scambi.

Poco da rimproverarsi per Nardi, che ha retto per un set e mezzo ma poi è crollato sotto i colpi di un Sinner concentrato e aggressivo. Ora il numero uno azzurro attende il vincente della sfida tra Emil Ruusuvuori e Pedro Cachín per il secondo turno. La missione Wimbledon è cominciata: Jannik c’è.

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