
Torna la paura per la Febbre del Nilo in Italia. Un gruppo di zanzare infette è stato individuato in un centro abitato, alimentando il timore di un possibile focolaio. A preoccupare sono soprattutto le condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione dell’insetto vettore e la vicinanza ad aree frequentate dalla popolazione.
Il rilevamento ha suscitato allarme tra gli abitanti, preoccupati per i rischi sanitari, in particolare per le fasce più fragili come anziani e immunodepressi. Le autorità sanitarie, pur assicurando che la situazione è sotto controllo, hanno già attivato un protocollo d’intervento per contenere il pericolo.

Il caso è stato rilevato a Oristano, in Sardegna, dove un gruppo di zanzare catturate nella zona di via Rockefeller è risultato positivo al virus della West Nile, noto anche come Febbre del Nilo. La conferma è arrivata dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, incaricato di analizzare i campioni.
Il Servizio di Sanità Animale della Asl 5 di Oristano ha immediatamente notificato la scoperta all’amministrazione comunale e ha avviato tutte le misure di prevenzione previste per limitare la diffusione del virus sul territorio comunale e nei centri limitrofi.
A far crescere l’attenzione è il fatto che nelle scorse settimane due cornacchie erano risultate infette dallo stesso virus: la prima ad Arborea, la seconda proprio a Oristano, nei pressi di via Ponente, a pochi chilometri dal nuovo focolaio individuato tra gli insetti.
Le autorità sanitarie invitano i cittadini ad adottare comportamenti di prevenzione, soprattutto nei confronti dei ristagni d’acqua, luoghi privilegiati per la deposizione delle uova di zanzara. L’appello è rivolto in particolare alle famiglie, agli anziani e alle persone con patologie croniche.
Tra le misure raccomandate: svuotare sottovasi, copertoni, barili, ciotole per animali e piscine inutilizzate; usare larvicidi nei tombini e nei pozzetti di scolo; coprire le cisterne con teli o zanzariere. È inoltre utile installare zanzariere a porte e finestre e usare repellenti cutanei nelle ore serali.
«La situazione è costantemente monitorata – ha dichiarato Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento di Igiene della Asl – ma è essenziale la collaborazione dei cittadini. Solo con un’azione condivisa possiamo evitare che il virus si diffonda nel periodo estivo».