Una scena da film, quella che ha visto Fabio Fognini dire addio a Wimbledon: 38 anni, una carriera che ha segnato il tennis italiano e la commozione di un padre che saluta con gli occhi lucidi, mentre i suoi figli lo osservano dagli spalti. L’avversario? Carlos Alcaraz, il giovane mago del tennis moderno, che non ha potuto fare a meno di riconoscere la grandezza di Fabio in un match epico.
Un addio emozionante
Il pubblico di Wimbledon ha celebrato il tennista italiano, che ha dimostrato tutto il suo talento e la sua eleganza, regalando colpi spettacolari per oltre quattro ore prima di cedere al numero 2 del mondo. Le parole di Eurosport riassumono il sentimento generale: “Grazie per lo spettacolo Fabio, grazie davvero“.
Alla fine del match, Fabio ha chiesto ad Alcaraz la maglia sudata per suo figlio Federico, un grande fan del tennista spagnolo. Un gesto che ha toccato il cuore di molti, con Flavia Pennetta che promette di non lavarla mai. Intanto, Flavia è tornata a brillare come commentatrice Sky, mentre Fabio si gode il tempo a Londra con i suoi piccoli: Federico (8 anni), Farah (5) e Flaminia (3).
Una vita di sport e amore
Flavia Pennetta, indimenticabile vincitrice dello US Open 2015, ha commentato la performance del marito con orgoglio: “È stato bravissimo, sono orgogliosa: per me è come se avesse vinto“. Parole che testimoniano un legame profondo, nato tra i campi di tennis e cresciuto oltre le vittorie e le sconfitte. “Ci capiamo con uno sguardo”, racconta Fabio, confermando un’intesa rara e preziosa.
A Wimbledon, davanti ai suoi figli, Fabio ha vissuto un momento che chiude un ciclo. “Sognavo di finire davanti ai miei figli, in spogliatoio ho pianto. Posso dire di essere felice”, ha confessato. Ma non è un addio definitivo: nel suo futuro, Fognini immagina un ruolo da manager nel mondo del tennis. Questo, però, è il suo vero lieto fine da atleta.