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Giorgia Meloni e Papa Leone faccia a faccia: tutti i temi affrontati durante l’incontro

Pubblicato: 02/07/2025 09:39

Ucraina e Gaza, due crisi internazionali ancora aperte e sempre più drammatiche, saranno al centro del colloquio in programma oggi tra Papa Leone XIV e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’udienza, fissata alle 11:30 nel Palazzo Apostolico, rappresenta il primo vero faccia a faccia tra i due, a quasi due mesi dall’elezione del pontefice.

Meloni sarà accompagnata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. A seguire, è previsto anche un incontro bilaterale con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. In questo secondo momento verranno affrontati i dossier più delicati nei rapporti tra Stato e Chiesa, tra cui anche il tema del fine vita, tornato d’attualità proprio in questi giorni.

Il disegno di legge sul suicidio medicalmente assistito, su cui la maggioranza lavora da mesi, è infatti in dirittura d’arrivo. La presentazione ufficiale del testo è attesa a breve, ed è probabile che anche questa questione, su cui la Chiesa ha sempre espresso forti riserve, venga toccata durante i colloqui odierni.

L’appuntamento in Vaticano apre una giornata fitta di impegni per la premier, che si concluderà in serata a Villa Taverna, sede dell’ambasciata americana, in occasione del Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. Sarà la prima celebrazione del 4 luglio da premier per Meloni, in un contesto internazionale segnato da nuove alleanze e tensioni.

Papa Leone XIV e Meloni si sono già incrociati brevemente in due occasioni pubbliche: all’insediamento ufficiale del pontefice e al Giubileo dei governanti. Ma la relazione si è finora sviluppata soprattutto attraverso due telefonate riservate, rese poi note. La prima il 15 maggio, con Meloni che ha espresso sostegno agli sforzi vaticani per la pace. La seconda, cinque giorni dopo, ha riguardato la possibile mediazione del Vaticano tra Ucraina e Russia.

Il pontefice avrebbe confermato la disponibilità della Santa Sede ad accogliere futuri colloqui di pace, anche se – come precisano fonti diplomatiche – le condizioni politiche per avviare una trattativa concreta non sono ancora mature. Tuttavia, l’iniziativa è rimasta sul tavolo e viene monitorata da vicino sia da Roma che dal Vaticano.

In parallelo, il governo italiano rivendica una relazione positiva e costruttiva con la Chiesa. In una lettera inviata al Papa subito dopo il conclave, Meloni ha scritto: “Lo Stato e la Chiesa sono distinti ma si rispettano reciprocamente, e crescono insieme”. Un messaggio chiaro che ha trovato eco anche nelle parole di una fonte vicina a Palazzo Chigi: “I rapporti con la Santa Sede sono straordinari. Su questo fronte è come se avessimo già raggiunto tutti gli obiettivi programmatici”.

L’incontro di oggi potrebbe dunque rappresentare un punto di svolta: non solo simbolico, ma anche concreto, nel segno di un dialogo istituzionale forte, che guarda alle grandi crisi globali e ai nodi etici nazionali con uno spirito di collaborazione e rispetto reciproco.

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