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“Guardate questo video”. Garlasco, a Quarta repubblica il filmato IA dell’omicidio di Chiara Poggi

Pubblicato: 02/07/2025 13:19

Sono trascorsi diciotto anni da quel fatidico giorno di agosto in cui Chiara Poggi, una promettente studentessa di 26 anni, è stata trovata senza vita nella sua casa di Garlasco. Era il 13 agosto 2007 quando la tranquilla cittadina della provincia di Pavia è stata scossa dalla notizia di un brutale omicidio, avvenuto in una villetta apparentemente pacifica. Il ritrovamento del corpo di Chiara sulle scale della cantina ha sconvolto non solo la comunità locale, ma tutta l’Italia, dando il via a un’indagine che avrebbe dominato le cronache per anni.

Le indagini si sono inizialmente concentrate su Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, che nel 2015 è stato condannato in via definitiva per omicidio volontario. Contro di lui hanno pesato diversi elementi controversi: dai pedali della bicicletta perfettamente puliti, al computer acceso in momenti sospetti, fino a impronte e tracce di sangue mai completamente chiarite. Il processo ha vissuto fasi alterne tra assoluzioni e ribaltamenti d’appello, fino alla conferma della condanna in Cassazione. Tuttavia, la verità giudiziaria non ha mai convinto del tutto l’opinione pubblica, alimentando dubbi e teorie alternative.

La ricostruzione del delitto di Chiara Poggi

Recentemente, il programma “Quarta Repubblica” ha presentato un servizio innovativo che ha fatto discutere. Utilizzando l’intelligenza artificiale, è stata creata una ricostruzione visiva dell’omicidio basata sulla sentenza definitiva: un video che illustra, passo dopo passo, quanto secondo la giustizia sarebbe avvenuto quella mattina nella casa dei Poggi. La clip mostra l’ingresso di Stasi nella villetta, il litigio, l’aggressione e il momento in cui Chiara viene trascinata giù per le scale. Una sequenza inquietante che, però, rappresenta solo una delle possibili verità.

In un nuovo sviluppo, la procura di Pavia ha deciso di riaprire il caso, concentrando l’attenzione su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara. Già menzionato in passato, Sempio è tornato al centro dell’attenzione grazie a nuove analisi dei reperti e delle impronte, inclusa quella famigerata scarpa “numero 44” trovata su una parete delle scale, mai attribuita con certezza. Le recenti indagini ipotizzano anche la presenza di più persone sulla scena del crimine, dando nuova linfa a un caso che sembrava chiuso.

Un enigma che persiste

In un Paese dove molti casi di cronaca nera cadono nell’oblio, il caso Garlasco continua a esercitare un fascino oscuro. Forse perché intreccia l’ordinario con l’orrore, la gioventù con la morte, e una provincia sonnolenta con un mistero ancora irrisolto. O forse perché, nonostante le sentenze, nessuno è mai stato veramente convinto di conoscere tutta la verità.

Per vedere il video della ricostruzione AI, clicca qui

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