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“Ha lasciato l’aula”. Manuel ucciso a 31 anni: al processo l’audio shock, decisa la condanna

Pubblicato: 02/07/2025 14:30

La procura di Milano ha chiesto una condanna a vent’anni di reclusione per Daniele Rezza, accusato dell’omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne accoltellato e ucciso in strada a Rozzano lo scorso 11 ottobre per un paio di cuffie wireless del valore di pochi euro. I magistrati hanno chiesto l’esclusione di tutte le aggravanti inizialmente contestate, come quella della crudeltà e dei futili motivi, e il riconoscimento delle attenuanti generiche.

Il verdetto è atteso nel pomeriggio di oggi. Dopo la pausa pranzo, i giudici della Corte d’Assise di Milano si riuniranno in camera di consiglio per prendere una decisione. La sentenza è prevista intorno alle ore 17, e l’attesa è altissima, soprattutto tra i familiari della vittima, presenti in aula fin dall’inizio del processo.

Durante l’udienza, i giudici hanno ascoltato l’agghiacciante registrazione degli ultimi istanti di vita di Manuel. Il ragazzo stava mandando un vocale su WhatsApp alla sua fidanzata quando è stato colpito. In quell’audio, si sentono i momenti dell’aggressione e il crollo improvviso, che ha portato alla sua morte sul marciapiede di via Mimose. L’impatto emotivo è stato fortissimo.

La famiglia della vittima è stata travolta dal dolore: la madre, il fratello e la compagna di Manuel hanno lasciato l’aula in lacrime prima della riproduzione dell’audio. Solo la sorella ha trovato la forza di rimanere, stringendo i pugni e fissando il banco dei giudici, mentre ascoltava gli ultimi suoni emessi da suo fratello.

Rezza, durante il processo, ha ammesso le sue responsabilità. «Volevo rapinarlo, ma lui ha reagito. Ho agito d’istinto e l’ho accoltellato», ha dichiarato in aula, spiegando la dinamica con freddezza. La sua confessione non ha però convinto la parte civile, che continua a parlare di un gesto premeditato e violento, non di un semplice “rapina finita male”.

Arriva la condanna: pena aumentata rispetto alla richiesta dell’accusa

Daniele Rezza è stato condannato a 27 anni per l’omicidio di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso con una coltellata in strada a Rozzano lo scorso ottobre per un paio di cuffie wireless da pochi euro.

L’avvocata Roberta Minotti, che assiste i familiari, aveva chiesto giustizia per Manuel e ha evidenziato come il gesto dell’imputato non possa essere ridotto a un semplice scatto d’ira. «Ha tolto la vita per nulla, per un oggetto dal valore economico irrisorio, ma con un prezzo umano incalcolabile», ha detto nella sua arringa.

Mentre si attende la sentenza, resta il dolore di una famiglia devastata e il senso di ingiustizia per una vita spezzata senza motivo. Manuel Mastrapasqua è morto per un paio di cuffiette: un caso che scuote non solo Rozzano, ma tutto il Paese, perché dietro quei pochi euro si nasconde una tragedia umana enorme.

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Ultimo Aggiornamento: 02/07/2025 17:27

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