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P. Diddy assolto dalle accuse più gravi: colpevole solo per “trasporto di persone a fini di prostituzione”

Pubblicato: 02/07/2025 17:01

La giuria del processo contro Sean “Diddy” Combs, noto anche come P. Diddy, ha emesso il suo verdetto. Il produttore discografico è stato giudicato non colpevole per tre dei cinque capi d’accusa, ma è stato trovato colpevole per induzione alla prostituzione in riferimento a due donne coinvolte. Combs era accusato di associazione a delinquere e traffico sessuale, ma è stato assolto da entrambe le accuse, in particolare quelle riguardanti Cassandra Ventura e una donna identificata come Jane. Dopo l’annuncio del verdetto, Combs ha reagito con un gesto di preghiera, ha abbracciato i suoi familiari presenti in aula, ha battuto il cinque al suo avvocato e ha ringraziato i giurati.

Le accuse e il processo

Il processo, che ha visto Combs affrontare accuse molto gravi, si è concentrato su tre accuse principali di abuso sessuale, violenza e traffico di esseri umani. Durante il dibattimento, che ha visto le testimonianze di Cassandra Venturae di Jane, è emerso un quadro inquietante di abusi fisici e sessuali da parte del produttore. La Ventura, ex compagna di Combs, ha raccontato di essere stata picchiata ripetutamente e costretta a partecipare a incontri sessuali con prostituti, alcuni dei quali erano organizzati durante festini che Combs definiva “freak off”. Ventura ha anche rivelato che Combs filmava e osservava questi incontri, utilizzando la droga come parte della dinamica.

Le difese e le testimonianze in aula

La difesa di Combs ha cercato di minimizzare le accuse, descrivendo il rapper come un “imprenditore nero di successo” che ha avuto relazioni sentimentali “complicate” ma consensuali. L’avvocato di Combs ha ammesso che il suo cliente a volte picchiava le sue compagne, ma ha sostenuto che la violenza domestica non costituisce traffico sessuale o associazione a delinquere, come invece era stato accusato. Il processo ha incluso anche testimonianze da parte degli ex assistenti personali di Combs, che hanno confermato che il rapper era coinvolto nell’organizzazione di festini sessuali e nell’acquisto di droga.

Le accuse contro Combs hanno avuto ripercussioni enormi sulla sua carriera, facendo crollare parte del suo impero. Per anni, Sean Combs è stato uno dei nomi più potenti nell’industria musicale, dominando la scena dell’hip hop e ottenendo numerosi successi. Le accuse di traffico sessuale, violenze e sfruttamento della prostituzione lo hanno messo sotto i riflettori per motivi ben lontani dalla sua carriera musicale, guadagnandosi il soprannome di “Harvey Weinstein della musica”. Questo processo ha scosso profondamente l’immagine di Combs, riducendo la sua figura da gigante dell’industria musicale a quella di un uomo accusato di gravi crimini.

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