
Gli Stati Uniti hanno comunicato a Kiev la decisione di bloccare le forniture militari, in una mossa che rischia di aprire una nuova fase di tensione tra le due capitali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito cercando subito un dialogo con l’amministrazione americana, spiegando nel suo discorso serale che “sono in corso contatti operativi con la Casa Bianca per definire tutti i dettagli del supporto alla difesa, inclusa la componente di difesa aerea”.
La sospensione riguarda sistemi d’arma precedentemente previsti nell’ambito dei pacchetti di aiuti, e riflette un nuovo orientamento della presidenza Trump, più cauto nel proseguire il sostegno diretto a Kiev, anche in vista dei delicati equilibri interni sul piano del bilancio militare.

Kiev valuta acquisto e affitto delle armi americane
Di fronte allo stop, le autorità ucraine hanno rilanciato una proposta alternativa: acquistare direttamente i sistemi d’arma dagli Stati Uniti, o prenderli in affitto. Si tratterebbe di un precedente inedito nella gestione del supporto occidentale, che rispecchia il tentativo di mantenere operative le capacità difensive anche in assenza di nuovi aiuti gratuiti.
Il presidente Zelensky ha ribadito che “in un modo o nell’altro dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo”, lasciando intendere che Kiev è disposta a percorrere ogni via, anche a pagamento, pur di evitare una vulnerabilità sul piano militare, in particolare nella difesa aerea.
Intesa in corso con la Danimarca per spostare le fabbriche
Nel frattempo, un’altra linea strategica è stata attivata sul fronte industriale. Il ministro della Difesa danese Troels Lund Poulsen ha confermato l’avvio di colloqui con l’Ucraina per il trasferimento in Danimarca di alcune fabbriche di armamenti, tra cui impianti che producono droni, missili e munizioni.
L’obiettivo è salvaguardare la capacità produttiva ucraina dagli attacchi russi, sempre più mirati alle infrastrutture militari. “Entro settembre o ottobre sarà chiaro l’esito delle trattative”, ha spiegato Poulsen, sottolineando che la Danimarca è pronta a garantire uno spazio protetto per l’industria bellica ucraina.
Zelensky: “La nostra difesa non è negoziabile”
La reazione di Kiev è stata immediata e netta. Nel corso della giornata, il presidente ucraino ha ribadito che la difesa nazionale non può conoscere pause. “Siamo pronti a trovare ogni via utile per proteggere i nostri cittadini”, ha detto, aprendo così una nuova fase diplomatica in cui l’Ucraina potrebbe muoversi da partner attivo, anche sul piano economico, per garantirsi la continuità del supporto militare.