
Il mondo si trova di fronte a una nuova realtà climatica: le ondate di calore estremo non sono più eventi rari, ma fenomeni con cui dovremo imparare a convivere. Lo ha sottolineato l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), che ha evidenziato come il riscaldamento globale causato dall’uomo stia rendendo queste condizioni sempre più frequenti e intense. Clare Nullis, portavoce dell’OMM, ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra che il caldo estremo è ormai un fenomeno consolidato e non più un’eccezione stagionale.
Attualmente, l’Europa meridionale sta affrontando una delle più estese ondate di calore degli ultimi decenni, con la Francia che registra temperature da record mai viste prima in questa fase dell’estate. Le temperature continuano a salire anche in Spagna e nelle aree del Mediterraneo, mentre in Portogallo si è formata una spettacolare “nuvola a rullo” causata dalle condizioni atmosferiche. Pur essendo luglio il mese tradizionalmente più caldo nell’emisfero nord, questa ondata di calore precoce risulta eccezionale per intensità e durata.

Secondo Nullis, l’alta pressione che si è stabilita sull’Europa occidentale sta trattenendo l’aria calda proveniente dal Nord Africa, aggravando la situazione. A peggiorare ulteriormente il quadro contribuisce il Mar Mediterraneo, la cui temperatura media ha raggiunto il record di 26,01 gradi centigradi, un dato che alimenta l’aria calda e rende le condizioni ancora più difficili. Le cosiddette isole di calore urbane, aree dove il tessuto cittadino riflette e amplifica il calore per la mancanza di vegetazione, stanno aggravando la situazione nelle città.
L’OMM ha messo in guardia sull’importanza di allertare tempestivamente le popolazioni e di mettere in atto piani d’azione coordinati per ridurre l’impatto delle ondate di calore. In questo senso, i meteorologi stanno migliorando le capacità di previsione e comunicazione per evitare tragedie. Clare Nullis ha sottolineato che molti dei decessi legati al caldo potrebbero essere evitati grazie a conoscenze adeguate e strumenti efficaci, ribadendo l’importanza della prevenzione.

Parallelamente, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR) ha mobilitato i suoi team in tutta Europa per assistere le comunità colpite. I volontari stanno distribuendo acqua e prestando soccorso soprattutto alle persone più vulnerabili, come gli anziani, i senzatetto e chi lavora all’aperto, categorie particolarmente esposte ai rischi del caldo intenso.
Tommaso Della Longa, portavoce della FICR, ha ricordato che il caldo estremo non deve necessariamente trasformarsi in una catastrofe se vengono messi in campo tempestivi interventi di soccorso e di prevenzione. La combinazione di conoscenza, preparazione e azione rapida può davvero fare la differenza nel salvare vite umane.
Infine, l’OMM ha ribadito che, nonostante le difficoltà attuali, è necessario guardare avanti e prepararsi al fatto che queste ondate di calore potrebbero intensificarsi ulteriormente con il cambiamento climatico in corso. La sfida è globale e richiede una risposta coordinata a livello internazionale per proteggere le popolazioni e limitare gli effetti devastanti di queste temperature estreme.