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“Non mi sento bene”. Bruno si accascia davanti alla moglie, tragedia spaventosa in vacanza

Pubblicato: 03/07/2025 09:10
Bruno Rossi morto spiaggia

C’era il sole, quello accecante e denso di luglio, e c’era il mare, quello trasparente che abbraccia l’estate con la forza di una promessa. Intorno, i colori vibranti delle vacanze: teli stesi sulla sabbia, risate di bambini, profumo di crema solare. Una di quelle giornate che sembrano scritte per rimanere nella memoria, perfette nella loro normalità. Nessuno, in quel momento, poteva immaginare che il tempo si sarebbe fermato, in un attimo, lasciando spazio al gelo della tragedia.
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Qualcuno prende il largo per nuotare, qualcun altro resta in riva a guardare, mentre la vita scorre lenta sotto un cielo limpido. Poi un urlo, improvviso, spezza quella calma apparente. Un urlo che gela il sangue, che attira sguardi e richiama passi frettolosi. Perché a volte basta poco – una voce, un gesto, un’assenza – per capire che qualcosa non va. Inizia così, come un sussurro che diventa panico, la trasformazione di una giornata felice in un ricordo doloroso.

Malore in mare sotto gli occhi della moglie

Era il 2 luglio, poco dopo le 14, quando un uomo è entrato in acqua per fare un bagno nelle acque limpide della spiaggia di Lu Impostu, a San Teodoro, nel nord della Sardegna. Un gesto semplice, quotidiano, come tanti. Lo ha seguito con lo sguardo la moglie, Nadia Corinto, che poco prima aveva condiviso con lui la quiete del pranzo e la spensieratezza di una vacanza. Lui si è fermato all’altezza di uno scoglio, poi non ha più dato segni.

Dopo mezz’ora, un grido ha attirato l’attenzione dei presenti. Una donna ha urlato “aiuto”, rompendo la calma della spiaggia. Un altro bagnante è riuscito a portare il corpo a riva. Poco dopo è arrivata l’équipe medica del 118 e l’elisoccorso, ma ogni tentativo di rianimazione è risultato inutile. L’uomo, Bruno Rossi, imprenditore edile 57enne di San Pietro di Feletto, era già privo di coscienza. Il caldo torrido, con temperature elevate e un tasso di umidità soffocante, potrebbe aver innescato un infarto.

Inutili i soccorsi: il cuore non ha retto

Gli operatori sanitari hanno provato a lungo a far ripartire il cuore dell’uomo, ma senza successo. Bruno Rossi è morto in spiaggia, sotto gli occhi attoniti della moglie e dei bagnanti. Gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto gli accertamenti di rito e la salma è stata trasportata in obitorio. Una vacanza che doveva portare serenità si è trasformata in un incubo, lasciando un vuoto profondo in chi lo conosceva.

Originario di Conegliano, Rossi era molto noto nella sua comunità per il lavoro e per il suo spirito socievole. Era membro della locale sezione del CAI, appassionato di montagna e di musica. Lascia due figli, Davide e Andrea, nati da un precedente matrimonio.

Il ricordo di chi lo amava

«Bruno era un’anima buona, un’anima bella come ce ne sono poche», ha raccontato l’amica Claudia Perin. «Era capace di vera amicizia». Una definizione semplice, ma potente, che racconta molto più di mille parole. A San Pietro di Feletto e Conegliano, la notizia si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenti amici, conoscenti e colleghi.

Oggi il ricordo si mescola al dolore, mentre la comunità si stringe intorno alla famiglia di un uomo che ha lasciato troppo presto il suo cammino terreno. In attesa dei funerali, resta l’amaro silenzio di un’estate spezzata. Un’estate che, per chi lo ha amato, non sarà mai più la stessa.

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