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Caos su volo in Italia, rivolta a bordo. Viaggio si trasforma in incubo!

Pubblicato: 03/07/2025 23:40

I passeggeri si preparavano a un viaggio breve, poco più di tre ore. L’attesa era palpabile, un misto di eccitazione per la destinazione imminente e la stanchezza di una giornata che volgeva al termine. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quelle poche ore si sarebbero trasformate in un’odissea estenuante, un test di pazienza e resilienza che avrebbe messo a dura prova anche i viaggiatori più navigati. L’orario di partenza era già slittato, un presagio di ciò che sarebbe venuto, ma ancora in quel momento la speranza di una rapida risoluzione aleggiava tra i sedili.

Il tempo passava, e con esso la frustrazione cresceva. L’aereo, carico di sogni di vacanza e ricongiungimenti familiari, sembrava intrappolato in un limbo di ritardi e annunci vaghi. Le condizioni meteorologiche avverse furono il primo ostacolo, un violento nubifragio che costrinse il velivolo a terra per ore. Quando finalmente si levarono in volo, un sospiro di sollievo collettivo percorse la cabina, ma l’illusione di una fine imminente si sarebbe presto dissolta. La notte avanzava, portando con sé l’incertezza e la stanchezza, mentre il destino del volo rimaneva avvolto in un velo di imprevisti.

Un’odissea aerea: il calvario del volo FR3402 di Ryanair

Quella che doveva essere una routine di viaggio si è trasformata in un vero e proprio incubo per i passeggeri del volo FR3402 di Ryanair. Con partenza programmata alle 21:35 da Orio al Serio, Bergamo, il Boeing 737 è atterrato a Marrakech ben undici ore dopo, alle 09:15 del mattino seguente, trasformando un volo di poche ore in una maratona di attesa e frustrazione.

L’odissea è iniziata la sera di mercoledì 2 luglio all’aeroporto Caravaggio di Bergamo. Il decollo, inizialmente previsto per le 21:35 e poi spostato alle 22:05, è stato ulteriormente posticipato all’1:34 di notte. La causa? Un violento nubifragio che si è abbattuto sullo scalo lombardo, paralizzando le operazioni e mettendo a dura prova la pazienza dei numerosi passeggeri, tra cui molte famiglie con bambini e anziani, in viaggio per le ferie.

Una volta in volo, le speranze di una rapida conclusione del viaggio si sono scontrate con un nuovo, inatteso ostacolo. Alle 3:30 del mattino, a metà strada, l’aeroporto di Marrakech ha negato il permesso di atterraggio. La motivazione, secondo le spiegazioni fornite dal pilota, erano non meglio specificati “lavori in corso”. Una giustificazione che ha lasciato i passeggeri increduli e costretto il velivolo a deviare il proprio tragitto verso l’aeroporto di Agadir, a 248 chilometri di distanza.

L’atterraggio ad Agadir

L’atterraggio ad Agadir ha segnato un nuovo capitolo di tensione. La compagnia aerea ha suggerito ai passeggeri di raggiungere Marrakech in bus, una proposta che ha scatenato una ferma protesta a bordo. I viaggiatori, stremati e infuriati, si sono rifiutati categoricamente di scendere dal mezzo, esigendo una soluzione che garantisse la prosecuzione del volo. Solo la promessa di un ulteriore volo da Agadir, organizzato appositamente da Ryanair, ha convinto i passeggeri a lasciare l’aereo e a sottoporsi alle procedure doganali.

L’incubo è giunto a termine soltanto alle 9:15 del mattino, ben 11 ore dopo la partenza da Bergamo, quando il Boeing 737 è finalmente atterrato a Marrakech. Un’esperienza che ha messo a dura prova la resistenza di centinaia di viaggiatori, tra vacanzieri italiani e marocchini, lasciando dietro di sé una scia di delusione e rabbia per un servizio che si è dimostrato ben al di sotto delle aspettative.

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