
Un incendio di proporzioni devastanti continua a mettere in ginocchio una vasta area, con i vigili del fuoco impegnati in una corsa contro il tempo per contenere un fronte che cresce di ora in ora. Le fiamme, spinte da forti raffiche di vento, hanno divorato ettari di vegetazione e minacciano sempre più da vicino abitazioni e strutture turistiche. Il fumo denso e persistente ha reso difficili le operazioni di soccorso e l’accesso via terra, ostacolando anche la visibilità a pochi metri di distanza.
Le squadre di emergenza lavorano in condizioni estreme, mentre gli elicotteri antincendio faticano a operare a causa della coltre di fumo che avvolge la zona. Le comunicazioni sono frammentarie, la tensione è altissima e le autorità stanno coordinando le operazioni via radio, cercando di proteggere vite umane e limitare i danni a beni e infrastrutture. Nonostante gli sforzi, la situazione appare ancora fuori controllo.

L’incendio si sta consumando nell’isola greca di Creta, sulla costa sudorientale, nei pressi della località di Achlia, nel comune di Ferma, nella regione di Lasithi. Le fiamme sono divampate ieri pomeriggio in una zona collinare ricca di vegetazione, nei pressi di hotel, case vacanze e altre strutture ricettive, e si sono rapidamente estese verso sud. Le autorità parlano di un fronte attivo che copre almeno sei chilometri, un’estensione che rende estremamente difficile ogni tentativo di contenimento.
A peggiorare la situazione, la presenza di venti di burrasca che stanno alimentando il fuoco, favorendone la diffusione verso aree abitate e costringendo le autorità a prendere misure drastiche. Circa 1.500 persone sono già state evacuate in via precauzionale, tra cui turisti, residenti e gestori di attività ricettive. Una parte degli sfollati è stata trasferita nella città di Ierapetra, mentre altri circa 200 hanno trovato riparo nel palazzetto dello sport locale, attrezzato per l’emergenza.
Terrible forest fire in Ierapetra, on the southeast coast of Crete, Greece 🇬🇷 (02.07.2025) pic.twitter.com/KvXSbWqduu
— Disaster News (@Top_Disaster) July 2, 2025
Il fumo ha raggiunto la zona costiera di Makry Gialos, a oltre dieci chilometri dal punto in cui l’incendio è partito, e la cenere ha cominciato a depositarsi sulle spiagge. Il fenomeno ha creato una vera emergenza ambientale, con ripercussioni anche sulla salute delle persone, specialmente le più fragili. Alcuni centri sanitari hanno già attivato piani d’assistenza per affrontare i possibili effetti da inalazione prolungata di fumo.
Secondo le autorità locali, ci vorranno giorni per domare completamente le fiamme. I rinforzi arrivati da altre regioni della Grecia sono stati dispiegati nelle aree più a rischio, ma le alte temperature e il terreno impervio complicano ogni intervento. “La situazione è estremamente critica”, fanno sapere dalla Protezione Civile. I voli aerei antincendio continuano, ma la ridotta visibilità ne limita l’efficacia.
La priorità assoluta rimane la sicurezza delle persone, ma cresce anche la preoccupazione per le ricadute economiche e turistiche. Siamo nel pieno della stagione estiva, e l’incendio ha colpito una delle aree più frequentate dai visitatori stranieri. Gli operatori turistici parlano già di danni ingenti, e si temono ripercussioni a lungo termine per il settore.
Nel frattempo, proseguono senza sosta le indagini per capire le cause dell’incendio. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, dall’incendio doloso a un errore umano. Le immagini che arrivano da Creta sono drammatiche: colline in fiamme, hotel evacuati, strade deserte e un cielo arancione che sovrasta un paesaggio ancora sotto scacco.