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Regno Unito, la ministra delle Finanze come Elsa Fornero: pianto in aula e sterlina in caduta libera

Pubblicato: 03/07/2025 15:03

Il clima politico nel Regno Unito si fa incandescente dopo il duro scontro parlamentare che ha visto protagonista la ministra delle Finanze, Rachel Reeves. Durante il Question Time alla Camera dei Comuni, la quarantaseienne cancelliera dello Scacchiere è scoppiata a piangere mentre la leader dell’opposizione Tory, Kemi Badenoch, la incalzava sulla gestione dell’economia e dei conti pubblici.

Un momento che ha richiamato alla mente la scena di Elsa Fornero in Italia, simbolo di un governo sotto pressione per la questione legata all’aumento dell’età pensionistica.

Un duro confronto che mette a rischio la posizione di Reeves

Il governo guidato da Keir Starmer è finito nel mirino dopo il flop della riforma del welfare, approvata ieri con modifiche significative che ne hanno fortemente ridotto l’efficacia. Quarantadue deputati laburisti hanno aperto una rivolta interna, chiedendo le dimissioni della ministra, mentre i mercati hanno reagito in maniera negativa: lo spread sui titoli di Stato è salito e la sterlina ha perso terreno rispetto a dollaro ed euro.

Nel confronto serrato in aula, Starmer non ha risposto in modo chiaro sulla permanenza di Reeves al suo posto fino alle prossime elezioni, mentre un portavoce del primo ministro ha assicurato che la ministra “non va da nessuna parte”.

La sua posizione però appare più traballante che mai, anche a causa delle tensioni interne e delle critiche pubbliche. Il giornalista Harry Cole ha commentato duramente: “Chiamatemi antiquato, ma un Cancelliere dello Scacchiere che piange davanti al Paese è un brutto segnale per l’economia“.

Tra voci di scontri e un possibile rimpasto di governo

I rumors si moltiplicano: si parla di uno scontro tra Reeves e Starmer, di tensioni con lo speaker della Camera, Sir Lindsay Hoyle, o di ragioni personali. Quel che è certo è che il primo anno del governo laburista si chiude con una ferita di credibilità difficile da rimarginare.

Soprattutto considerando la maggioranza schiacciante a disposizione. Il futuro politico della ministra è incerto e si fa sempre più concreta l’ipotesi di un rimpasto di governo che potrebbe escluderla, segnando una svolta in una legislatura già piena di grattacapi.

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