
Negli ultimi minuti, sui social si è diffusa una sensazione di paura e tensione: decine di utenti hanno scritto di aver percepito la terra tremare, con scosse improvvise e inspiegabili che hanno suscitato allarme in varie regioni d’Italia. I commenti raccontano di letti che si muovevano, porte che oscillavano, e una preoccupazione crescente nelle comunità locali. Molti cittadini hanno riferito pensieri legati a ricordi di terremoti passati, chiedendosi se si trattasse di un fenomeno isolato o dell’inizio di un’attività sismica più intensa.
In alcune chat di quartiere e pagine regionali, il tam tam si è infittito: “trema tutto”, “non capisco cosa stia succedendo, ma la terra si muove davvero”, scrivevano utenti spaventati. Il tam tam virtuale, amplificato da messaggi vocali, ha creato un clima di ansia diffusa. Nessuna autorità aveva ancora comunicato nulla di ufficiale, ma la percezione era netta: qualcosa stava accadendo sotto i nostri piedi.

La conferma è arrivata stamattina: una scossa di terremoto è stata registrata ai Campi Flegrei, dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, attorno alle 9:00 di giovedì 3 luglio. L’evento ha avuto epicentro nei pressi della Solfatara, con un ipocentro poco profondo, stimato attorno al chilometro, e ha causato tremori avvertiti dalla popolazione locale, confermando l’allarme diffuso sui social.
Al momento non è stata comunicata ufficialmente la magnitudo, ma si inserisce nel contesto dello sciame sismico che ha caratterizzato la zona, culminato solo pochi giorni fa, il 30 giugno, con un terremoto di magnitudo 4.6 nel Golfo di Pozzuoli, al largo di Bacoli — uno degli eventi più potenti degli ultimi anni.
Lunedì scorso il presidente dell’INGV, Fabio Florindo, aveva parlato in Commissione parlamentare sul rischio idrogeologico, avvertendo che “ai Campi Flegrei abbiamo un’emergenza nazionale” . Florindo ha spiegato che, pur non attendendosi sismi ben oltre magnitudo 5.5, il pericolo maggiore deriva dalle potenziali esplosioni freatiche, detonate senza magma ma capaci di proiettare detriti letali, e in grado di causare gravi danni.

L’attività tellurica è collegata al fenomeno del bradisismo, ossia il lento sollevamento del suolo nell’area flegrea, che ha visto rialzi anche di oltre 22 centimetri negli ultimi mesi. Un segnale che, abbinato allo sciame sismico, mantiene alta l’attenzione degli scienziati e delle autorità sulla possibile evoluzione verso scenari più rischiosi.
Sui social, oltre all’apprensione, emergono richieste di chiarezza: uno dei commenti tipici riporta “Avvertita forte a Quarto… abbastanza lunga”, mentre un altro descrive l’evento come “ondulatoria e sussultoria”, con la gente che ha percepito un boato seguito da tremore continuo
La rete sismica e degli enti di protezione civile è in stato di allerta. Le prossime ore saranno monitorate con attenzione, in attesa della comunicazione ufficiale della magnitudo e del trend dello sciame. L’evento odierno rappresenta un nuovo campanello d’allarme in un quadro già instabile, che potrebbe richiedere interventi preventivi e aggiornamenti delle misure di sicurezza nel territorio.