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Aumento pedaggi autostradali, il governo si spacca: Salvini in imbarazzo chiede lo stop

Pubblicato: 04/07/2025 18:54

Emergono tensioni all’interno della maggioranza sul tema dell’aumento dei pedaggi autostradali, previsto dal primo agosto. L’emendamento al decreto infrastrutture, che adegua il valore del sovra-canone sui pedaggi, ha suscitato il disappunto di Fratelli d’Italia, nonostante la norma sia stata approvata dai relatori di tutte le forze di maggioranza. La situazione ha spinto il vicepremier e ministro Matteo Salvini a chiedere, tramite una nota della Lega, il ritiro dell’emendamento.

Il testo, firmato dai relatori di tutte le forze di maggioranza, intende aggiornare i costi applicati sulle tratte autostradali, con un conseguente incremento delle tariffe per gli utenti. L’aumento, che scatterà il primo agosto, si inserisce nel quadro del decreto infrastrutture, ma non manca di suscitare malumori interni e critiche all’esterno.

L’opposizione, infatti, si mostra compatta nel respingere la misura. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, attacca il governo sui social: «Oggi il governo aumenta i pedaggi imponendo una nuova tassa a chi va in vacanza ad agosto. Noi ci stiamo opponendo in Parlamento». Nel post, Schlein ripropone anche una vecchia dichiarazione della premier Giorgia Meloni, che in passato si era detta contraria a qualsiasi aumento indiscriminato dei pedaggi.

Anche il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, interviene con durezza, sottolineando come questo aumento sia un ulteriore peso per le famiglie: «Altro colpaccio della maggioranza Meloni-Salvini-Tajani: aumento dei pedaggi dal 1 agosto, un altro contributo al caro-vita per le vacanze – scrive su Facebook –. Ma le tasse vengono tagliate solo ai colossi miliardari del web e alle banche. Stiamo dando battaglia in Parlamento».

Da Europa Verde arriva la voce di Angelo Bonelli, deputato e co-portavoce, che definisce l’aumento «un regalo amaro per milioni di italiani che si preparano alle vacanze estive». Bonelli evidenzia come la misura colpisca non solo i mezzi pesanti ma anche le automobili, le moto e i camper, mettendo in discussione quella che definisce la «destra sociale» di Giorgia Meloni.

Il malumore nella maggioranza è evidente. Fratelli d’Italia ha espresso riserve, mentre la Lega cerca di mediare e ha formalmente chiesto il ritiro dell’emendamento. Il nodo riguarda non solo il contenuto della norma ma anche le implicazioni politiche e sociali di un aumento percepito come una nuova tassa per i cittadini.

Nel frattempo, il dibattito si sposta in Parlamento, dove l’opposizione ha annunciato che si batterà contro l’aumento. La misura, infatti, rischia di pesare sul bilancio delle famiglie italiane proprio in un periodo delicato come quello estivo, segnato da inflazione e costi energetici elevati.

La situazione resta quindi in evoluzione, con la maggioranza chiamata a decidere se confermare o meno l’emendamento, e con un’opposizione pronta a trasformare il tema in un punto centrale della sua agenda politica. Intanto, gli italiani si preparano a vivere un’estate sotto il segno di nuovi costi da affrontare sulle autostrade.

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