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Bollette alle stelle, ci stanno fregando: ecco come. Il documento che rivela tutto

Pubblicato: 04/07/2025 10:41

E così viene fuori che abbiamo pagato bollette dell’energia più salate del dovuto. Il sospetto già c’era, mentre vedevamo i prezzi salire di volta in volta alle stelle; e ora arriva anche la conferma. Sì, ci hanno fregato. Secondo un’indagine pubblicata da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), ci sarebbero stati comportamenti anomali da parte di alcuni produttori energetici nel biennio 2023-2024, con un possibile aggravio di costi per circa 5 miliardi di euro a carico degli utenti italiani, tra famiglie e imprese. L’inchiesta, citata da Il Fatto Quotidiano, non nomina direttamente le aziende coinvolte, ma solleva dubbi su una possibile manipolazione del mercato elettrico, in particolare tramite una strategia nota come “trattenimento economico di capacità”. Ovvero? Come ci hanno fregato?
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Come sarebbe avvenuta la speculazione sulle bollette elettriche

Secondo quanto emerso, alcune centrali elettriche avrebbero offerto al mercato solo parte della propria capacità produttiva, pur potendo generare più energia. Questo comportamento, se confermato, avrebbe falsato i meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità, portando a un aumento ingiustificato del Prezzo Unico Nazionale (PUN). Il meccanismo è semplice quanto inquietante: meno energia offerta = prezzi più alti. E anche se questa pratica non è automaticamente illecita secondo la normativa nazionale, per essere lecita deve essere giustificata da reali motivazioni economiche. Tocca ora ai produttori fornire prove e spiegazioni convincenti. Il documento pubblicato da Arera – intitolato “Indagine conoscitiva sul mercato elettrico del giorno prima” – ha preso in esame tre tipologie di impianti chiave: centrali a ciclo combinato a gas, impianti eolici e solari.

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Numeri e reazioni

Secondo le stime riportate dal giornalista Carlo Di Foggia, l’impatto medio sul PUN sarebbe stato di +9,3 euro/MWh nel 2023 e +8,5 euro/MWh nel 2024. Applicando questi valori ai consumi medi nazionali si arriva alla cifra di circa 5 miliardi di euro in extra-ricavi per i produttori energetici, sulle spalle di famiglie e imprese. L’indagine ha scatenato immediate reazioni in Parlamento, con le opposizioni che hanno chiesto un’informativa urgente al governo e in particolare al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Ma il centrodestra minimizzano l’allarme: “Si tratta di un rapporto parziale, che non accerta alcun illecito, come lo stesso Arera precisa”, ha affermato Alessandro Cattaneo (FI), accusando le opposizioni di “strumentalizzare titoli giornalistici”. Nel frattempo, però, resta il dubbio: abbiamo davvero pagato bollette gonfiate? Se le ipotesi saranno confermate, si tratterebbe di una delle più gravi distorsioni del mercato elettrico italiano degli ultimi anni.

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