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“Con i soldi che ho…”. Jannik Sinner perde il controllo ed è gelo in conferenza stampa: cosa è successo

Pubblicato: 04/07/2025 21:15

 

Nel mondo del tennis, Jannik Sinner continua a far parlare di sé non solo per le sue vittorie a Wimbledon, ma anche per le sue dichiarazioni schiette durante le conferenze stampa. Mentre i riflettori sono puntati sulle sue prestazioni, l’ombra del caso doping ritorna spesso nei discorsi giornalistici. Nonostante sia stato chiarito più volte che la sua posizione è limpida, c’è sempre chi cerca di riaccendere la polemica.

Dopo la sua recente vittoria contro Vukic, un giornalista ha sollevato la questione delle risorse economiche necessarie per affrontare una battaglia legale con organizzazioni come ITIA e WADA. Il campione altoatesino non si è sottratto alla domanda e ha risposto con la sincerità che lo caratterizza. “Quello che penso è che mi trovo in una posizione in cui posso permettermi un avvocato, sai, o assumere un buon avvocato, perché fortunatamente, ho anche i soldi che magari altri non hanno”, ha dichiarato direttamente alla stampa.

Un privilegio che non tutti possono permettersi

La frase di Sinner ha fatto il giro del mondo, non per arroganza, ma per la consapevolezza dietro le sue parole. Ha spiegato come il processo seguito dall’agenzia antidoping fosse lo stesso per tutti, ma la differenza l’hanno fatta le sue possibilità economiche di circondarsi di professionisti qualificati. “Forse ho avuto una difesa migliore nel senso che ho avuto brave persone intorno, e questo perché ho guadagnato i miei soldi e ho potuto permettermelo”, ha puntualizzato.

Il giovane tennista ha poi allargato il discorso ai colleghi più giovani, molti dei quali non possono contare su guadagni milionari per difendersi in caso di contestazioni. Qui Sinner ha mostrato una grande empatia: “Se posso aiutare, aiuto, capite? Se questa cosa mi fosse successa magari quando avevo 18 anni, non avevo i soldi, quindi forse mi sarei trovato nella stessa loro situazione”.

Il supporto nel mondo del tennis

Infine, Sinner ha paragonato la gestione della carriera sportiva a quella legale, sottolineando che anche nel tennis chi può permettersi un team più solido ha un vantaggio. “È la stessa cosa con i migliori giocatori: anche loro hanno tutta una squadra a disposizione. Io ho due allenatori, qui non ho il fisioterapista e il preparatore atletico, ma puoi costruirti tutto, ed è la stessa cosa anche dall’altra parte”.

Queste parole offrono una visione realistica del mondo del tennis professionistico, dove le risorse possono fare la differenza. Sinner, con la sua trasparenza, ha aperto un dibattito importante su come il denaro possa influire non solo sui successi sportivi, ma anche sulla capacità di difendersi di fronte alle sfide legali.

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