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Garlasco, la bomba sul dna sotto le unghie: “Tutta la verità”

Pubblicato: 04/07/2025 12:09
andrea sempio padre

Mentre l’Italia si interroga ancora sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco, il procedimento sull’incidente probatorio prosegue e torna a far discutere. Ai microfoni di Morning News, su Canale 5, è intervenuta l’avvocata Angela Taggia, legale di Andrea Sempio, il giovane amico di Chiara coinvolto in questa nuova fase dell’indagine. La difesa mette in dubbio il valore probatorio del presunto Dna rinvenuto.

«Il Dna sulle unghie è tutto da verificare», ha dichiarato Taggia, ribadendo che gli accertamenti in corso si basano su materiali congelati da tempo. «L’unica data certa al momento è quella del 24 ottobre, quando ci sarà l’udienza per discutere giuridicamente i risultati dell’incidente probatorio», salvo una possibile proroga.

Uno dei punti chiave sollevati dalla legale riguarda la cronologia delle analisi: «Il Dna di Sempio è stato prelevato il 13 marzo 2025: come è possibile che la consulenza della procura sia stata redatta nel febbraio 2024?», chiede retoricamente Taggia, sollevando interrogativi sulla legittimità e affidabilità del confronto. Inoltre, precisa che Sempio non frequentava Chiara da tempo, smentendo qualsiasi legame attivo tra i due all’epoca dei fatti.

Il dibattito si concentra anche sulla natura dei campioni: «Le unghie di Chiara ormai non ci sono più. Il confronto dovrà avvenire tra il tampone salivare legittimamente acquisito di recente e i vecchi elettroferogrammi del professor Di Stefano», ha spiegato l’avvocata. Un passaggio che, sottolinea, non garantisce piena affidabilità. «Faranno il possibile – conclude – ma i miracoli non si possono fare». Una dichiarazione che riassume la complessità tecnica e giuridica che ancora oggi, a 18 anni dall’omicidio, mantiene aperta una ferita profonda nella memoria collettiva.

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