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Luigi ucciso a colpi di fucile, ora anche il padre ha paura: la scoperta dietro l’orrore

Pubblicato: 04/07/2025 16:50
luigi contena

In un piccolo centro abitato, dove le giornate si susseguono scandite dai ritmi lenti della campagna e le esistenze si intrecciano in una fitta trama di legami, un’ombra antica si è allungata, portando con sé il gelo di una vendetta inesorabile. Il velo della quotidianità si è strappato improvvisamente, rivelando un dramma che affonda le radici in un passato recente, eppure già carico di un dolore profondo. La serenità è stata squarciata da un atto brutale, un eco lugubre di un altro, precedente, in cui un uomo era stato strappato alla vita.

La tensione era palpabile nell’aria, quasi a presagire un’ulteriore tragedia. E così è stato. Nella quiete ingannevole di una notte, un giovane è caduto sotto una pioggia di colpi, mentre si dedicava alla cura degli animali, un gesto di routine trasformatosi in un appuntamento con un destino crudele. Il suo corpo, scoperto solo ore dopo, giaceva inerme, testimonianza silenziosa di un’esecuzione spietata. Un’onda di sgomento ha percorso la comunità, lasciando dietro di sé un senso di impotenza e la consapevolezza che, in un mondo così piccolo, le ferite non si rimarginano, ma continuano a sanguinare.

Un’esecuzione notturna a Cussolu: morto Luigi Contena

La scorsa notte, la Sardegna è stata teatro di un agguato efferato che ha tolto la vita a Luigi Contena, un trentenne, primogenito di Pietro Contena. L’omicidio è avvenuto nell’ovile del suocero della vittima, in località Cussolu, un’area remota incastonata tra i comuni di Orune e Benetutti, nella provincia di Nuoro. Luigi Contena è stato freddato da numerosi colpi di fucile, un’esecuzione che porta con sé i segni inequivocabili di una vendetta trasversale, collegata a un crimine precedente che aveva già scosso la comunità.

Immediato l’intervento dei Carabinieri sul luogo del delitto. L’intera area è stata transennata per consentire ai militari di effettuare i rilievi necessari a ricostruire la dinamica dell’agguato e a raccogliere ogni possibile indizio. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri di Nuoro e sono coordinate dal pubblico ministero Andrè Jacopo Ghironi. È stata disposta l’autopsia sul corpo di Luigi Contena, che sarà eseguita dal medico legale Roberto Demontis, un passaggio fondamentale per determinare con precisione la causa della morte e ottenere ulteriori elementi utili all’inchiesta.

Vendetta: il movente principale

Gli investigatori non hanno dubbi: la pista privilegiata è quella della vendetta. Il padre della vittima, Pietro Contena, era stato arrestato a maggio per l’omicidio di Luca Goddi, un allevatore di 47 anni, anch’egli pregiudicato, originario di Budoni. Luigi Contena, nella notte dell’agguato, si era recato nell’ovile per accudire gli animali, sostituendo l’anziano suocero, che era ricoverato. Proprio mentre faceva ingresso nel podere, è stato raggiunto al volto dai colpi d’arma da fuoco. Il corpo senza vita del giovane è stato scoperto solo verso le 10:30 del mattino, gettando un’ombra sinistra sulla tranquillità della zona.

Il precedente delitto: l’omicidio di Luca Goddi

Questo nuovo, sanguinoso capitolo si inserisce in una spirale di violenza iniziata quasi due anni fa. Nei primi giorni di agosto del 2023, la comunità di Orune era stata profondamente scossa dall’omicidio di Luca Goddi. Il delitto era avvenuto in pieno giorno, nella piazza principale del paese, e aveva visto Goddi ucciso con tre colpi di pistola sparati a bruciapelo. Un atto di violenza inaudita che aveva generato sgomento e paura tra gli abitanti della comunità barbaricina.

Nonostante la gravità e la notorietà del crimine, sono stati necessari due anni di indagini complesse e meticolose per risalire all’autore del delitto, identificato infine in Pietro Contena, il padre della vittima di quest’ultima tragedia. Tuttavia, il vero movente che ha spinto Contena a premere il grilletto non è mai stato pienamente chiarito, alimentando ulteriormente le speculazioni e lasciando un senso di incompiutezza che potrebbe aver innescato questa ondata di rappresaglie.

Una spirale di violenza che preoccupa

La successione di questi eventi criminosi solleva serie preoccupazioni sulla stabilità e la sicurezza in un territorio già segnato da una storia di faide e vendette. L’omicidio di Luigi Contena, in particolare, sembra confermare un modello di giustizia privata che bypassa le istituzioni, perpetuando un ciclo di violenza difficile da spezzare. Le forze dell’ordine e la magistratura sono ora impegnate in una corsa contro il tempo per fermare questa spirale e assicurare alla giustizia i responsabili, nel tentativo di riportare un senso di legalità e sicurezza tra la popolazione.

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