
Alle 17:00 ora italiana di oggi, venerdì 4 luglio, sulla superficie lunare si sono manifestati i suggestivi “Occhi di Clavio” (Eyes of Clavius), un raro fenomeno ottico visibile solo in precise condizioni di illuminazione solare. L’apparizione durerà circa un’ora, fino alle 18:00, dopodiché bisognerà attendere la prossima finestra utile, prevista per mercoledì 16 luglio. Un’occasione da non perdere per astrofili e semplici appassionati del cielo.
Gli Occhi di Clavio sono in realtà i crateri C e D, due cavità di 28 e 21 chilometri di diametro situate all’interno del gigantesco cratere lunare Clavius, che si estende per oltre 230 chilometri nella regione sud-occidentale della faccia visibile della Luna. Quando la luce del Sole colpisce i bordi di questi crateri, lasciando il fondo in ombra, si crea un effetto di anelli luminosi sospesi nel buio. Il risultato finale ricorda due occhi che emergono dall’oscurità, regalando un colpo d’occhio suggestivo e quasi inquietante.
Questo fenomeno non è classificabile come evento astronomico in senso stretto: non coinvolge movimenti orbitali né congiunzioni. Si tratta piuttosto di un effetto chiaroscurale, simile a quello della celebre X lunare o della meno nota V lunare, anch’esse visibili solo in determinate condizioni di luce lungo il terminatore, la linea che separa il giorno dalla notte sulla superficie lunare. È proprio questa transizione tra ombra e luce a rendere possibili visioni così effimere quanto spettacolari.

A rendere gli Occhi di Clavio tanto particolari è la loro brevissima finestra di visibilità. Si manifestano solo in due occasioni al mese lunare: un paio di giorni dopo il Primo Quarto o due giorni prima dell’Ultimo Quarto. Come riportato nella rubrica “Il Cielo del Mese” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI), il Primo Quarto si è verificato alle 21:30 del 2 luglio, rendendo la sera del 4 luglio ideale per osservare questo fugace fenomeno.
Chi vorrà tentare l’osservazione avrà bisogno di strumentazione adatta: gli Occhi di Clavio non sono visibili a occhio nudo. È necessario almeno un piccolo telescopio, ma possono essere colti anche attraverso una fotocamera con superzoom oppure un binocolo ad alta potenza, preferibilmente montato su cavalletto. L’importante è sapere dove cercare: Clavius si trova nella parte bassa del disco lunare, ben visibile quando la Luna è in alto nel cielo serale.
Sui social, l’apparizione odierna è stata immortalata da numerosi astrofili, tra cui lo studioso irlandese John Flannery, che ha condiviso uno scatto dettagliato sul suo profilo X (ex Twitter). “È uno degli effetti lunari più affascinanti che si possano osservare con strumenti amatoriali”, ha scritto. In effetti, nonostante sia noto da tempo, questo fenomeno continua a stupire per la sua naturale semplicità e bellezza visiva.
La Luna, con la sua superficie ricoperta di crateri, è un terreno fertile per illusioni ottiche. Basta un cambiamento di inclinazione della luce per far emergere forme inattese: lettere, simboli, occhi. Non si tratta di pareidolia ma di vera interazione geometrica tra rilievi e ombre, resa ancora più evidente dalla lente di uno strumento astronomico. È uno dei tanti motivi per cui la Luna continua ad affascinare da secoli.
Per chi oggi ha perso l’occasione, il prossimo appuntamento è fissato per il 16 luglio, due giorni prima dell’Ultimo Quarto del mese. A quell’ora la Luna sarà ben visibile nelle prime ore della notte. Un consiglio: salvare la data e preparare l’attrezzatura, perché gli Occhi di Clavio sono destinati a scomparire di nuovo… ma solo fino alla prossima apparizione.