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Addio a una star fra fascino e oscurità: l’attore muore a 56 anni, lo strazio della moglie

Pubblicato: 05/07/2025 08:03

Camminava leggero tra i riflettori, ma non aveva mai bisogno di alzarne il volume. Il suo sguardo sapeva cambiare temperatura in un istante: da seducente a spietato, da malinconico a magnetico. Era uno di quegli attori capaci di rendere umani anche i ruoli più disturbanti, lasciando sempre allo spettatore l’illusione che, in fondo, un frammento di verità fosse rimasto nascosto sotto il trucco di scena.

Per i suoi fan, era diventato sinonimo di personaggi tormentati, dalla bellezza tagliente e dallo charme pericoloso. Chi lo aveva amato in televisione lo ricordava per la sua capacità di rendere empatici persino i villain più ambigui. Per gli altri, era l’antieroe perfetto, l’uomo da cui era impossibile distogliere lo sguardo anche quando il copione lo dipingeva come il nemico.

Chi era la star di Streghe e Nip & Tuck

L’attore Julian McMahon, australiano, è morto a 56 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. Si è spento a Clearwater, in Florida, circondato dalla famiglia. A confermarlo è stata la moglie Kelly McMahon, con parole dense di dolore ma anche di gratitudine: “Julian amava la vita, la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro e i suoi fan. Il suo desiderio più profondo era portare gioia al maggior numero di persone possibile”.

Nato a Sydney il 27 luglio 1968, figlio dell’ex primo ministro australiano Billy McMahon, Julian aveva iniziato la sua carriera come modello, approdando presto alla recitazione. Esordì nel 1989 nella soap australiana The Power, the Passion, per poi farsi conoscere con Home and Away e in seguito nella soap americana Another World.

Il pubblico italiano lo ha amato soprattutto in Streghe, dove interpretava Cole Turner, metà umano e metà demone, diventato una vera icona della serie. Ma fu con Nip/Tuck che arrivò la consacrazione: nel ruolo del controverso chirurgo Christian Troy, sotto la guida di Ryan Murphy, McMahon dimostrò tutta la sua versatilità, guadagnandosi anche una candidatura ai Golden Globe.

Al cinema il suo nome è legato soprattutto a quello del villain Victor Von Doom, nemesi dei Fantastici 4 nei due film diretti da Tim Story. Di recente aveva lavorato in serie di successo come FBI: Most Wanted e Runaways, mentre la sua ultima apparizione è stata nella serie Netflix The Residence, dove interpretava proprio un primo ministro australiano, chiudendo idealmente un cerchio che partiva dalla sua storia personale.

La sua scomparsa lascia un vuoto profondo in chi l’ha amato, sullo schermo e fuori. In lui convivevano l’eleganza classica di una star d’altri tempi e la sensibilità inquieta di chi sapeva raccontare le crepe. Ora, il sipario cala su una carriera intensa, segnata da ruoli che resteranno impressi nella memoria collettiva.

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Ultimo Aggiornamento: 05/07/2025 08:04

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