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Esplosione a Torino, svolta shock nelle indagini: c’è un arresto. Il motivo folle!

Pubblicato: 05/07/2025 18:47

È stata una notte buia, illuminata solo da bagliori improvvisi e sinistri. Un boato ha squarciato il silenzio del quartiere Lingotto a Torino, svegliando decine di famiglie nel cuore della notte. Alle 3.10 del 29 giugno, l’ultimo piano di un palazzo in via Nizza 389 è stato devastato da un’esplosione violenta, seguita da un incendio che ha inghiottito tre appartamenti. Le sirene hanno squarciato l’aria, portando con sé il dolore di chi ha perso tutto — e di chi, come Jacopo Peretti, ha perso la vita. Aveva 35 anni, viveva accanto alla mansarda da cui è partito tutto. Il suo corpo è stato ritrovato carbonizzato.

Nel frattempo, più di 40 persone sono rimaste senza casa. Il palazzo, danneggiato e parzialmente inagibile, è presidiato dalle forze dell’ordine. La Comunità di Torino si è subito mobilitata per offrire sostegno logistico e psicologico agli sfollati. Ma il clima resta teso, carico di domande senza risposta.

A una settimana di distanza, il quartiere Lingotto non ha ancora dimenticato quella notte. E ora, con la nuova pista investigativa, la paura si mischia alla rabbia. Se davvero si è trattato di un atto deliberato, chi ha acceso la miccia di questa tragedia dovrà essere trovato. E giudicato.

Svolta nelle indagini

È stato arrestato oggi pomeriggio un uomo di 40 anni, una guardia giurata, accusato di essere il responsabile dell’incendio doloso che ha causato l’esplosione in via Nizza 389, quartiere Lingotto, lo scorso 30 giugno. Le accuse a suo carico sono omicidio doloso e crollo doloso. Secondo le prime indiscrezioni è l’ex fidanzato dell’inquilina che si trovava all’isola d’Elba: voleva spaventarla dopo essere stato lasciato e ha colpito quando lei era via, in vacanza dal nuovo compagno.

Inizialmente si era pensato a una fuga di gas. Tuttavia, le indagini, coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dalla sostituta Chiara Canepa, hanno subito rivelato elementi che non coincidevano con un incidente. Testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo con il volto insanguinato fuggire dall’edificio subito dopo l’esplosione. Queste testimonianze sono state confermate da colleghi e familiari dell’indagato.

L’esplosione ha provocato la morte di Jacopo Peretti, 35 anni. Cinque persone, tra cui due bambini, sono rimaste ferite. Quattro appartamenti sono stati completamente distrutti e l’intero condominio rimane sotto sequestro.

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Ultimo Aggiornamento: 05/07/2025 19:26

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