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Elon Musk fonda l’“America Party”: “Sistema corrotto, ora tocca a noi”

Pubblicato: 05/07/2025 22:12

Con una dichiarazione tanto secca quanto dirompente, Elon Musk ha annunciato su X la creazione dell’America Party, un nuovo soggetto politico che — nelle intenzioni del fondatore di Tesla e SpaceX — punta a rompere il duopolio tra Democratici e Repubblicani.

“Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà”, ha scritto Musk, accusando l’attuale sistema di essere un “monopartito” travestito da democrazia, capace solo di “mandare in bancarotta il Paese con sprechi e corruzione”. L’annuncio arriva a meno di 72 ore da un sondaggio lampo lanciato dallo stesso Musk il 4 luglio, in cui aveva chiesto agli americani se volessero “un nuovo partito politico”: il 65% dei partecipanti ha risposto sì.

Una sfida frontale al sistema

La creazione dell’America Party rappresenta un affondo diretto non solo contro le istituzioni, ma anche contro i due partiti tradizionali, spesso accusati da Musk di “essere due facce della stessa medaglia”. Il miliardario, che negli ultimi mesi ha intensificato la sua presenza nel dibattito politico statunitense, punta così a mobilitare un’area vasta e fluida di elettori scontenti: moderati disillusi, indipendenti, libertari, e anche una parte dell’elettorato trumpiano critico verso il GOP.

Con un rapporto di 2 a 1”, ha sottolineato Musk riferendosi al risultato del sondaggio, “volete un nuovo partito politico, lo avrete”.

Un partito (per ora) solo su X

Al momento, non è chiaro se l’America Party abbia una struttura, un programma o una lista di candidati. Tutto si è svolto — come spesso accade con Musk — sulla sua piattaforma X, con un messaggio a effetto che suona più come una dichiarazione di guerra culturale che come un atto istituzionale.

L’operazione appare però coerente con l’idea di trasformare X in un ecosistema totale, che va oltre i social per abbracciare anche media, finanza e ora politica. Resta da vedere se questo annuncio avrà un seguito concreto, oppure se si tratta dell’ennesima provocazione in uno scenario americano dove la linea tra impresa, comunicazione e potere è sempre più sottile.

Un test per il 2026

Alcuni osservatori ipotizzano che Musk stia lavorando a una piattaforma in vista delle elezioni di midterm del 2026, dove il nuovo partito potrebbe appoggiare candidati locali o federali. In passato, il miliardario ha espresso posizioni altalenanti su vari temi: libertà d’impresa, diritti civili, politica migratoria. Questo potrebbe renderlo una calamita per il voto antisistema, ma anche un bersaglio facile per chi chiede coerenza ideologica.

Per ora, nessun dettaglio operativo è stato reso noto. Ma come spesso accade con Musk, bastano poche parole per accendere un incendio. E questa volta, il fuoco è tutto politico.

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Ultimo Aggiornamento: 05/07/2025 22:14

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