Vai al contenuto

Scossa a tre sull’industria europea: Meloni, Macron e Merz pronti all’appello per la competitività Ue

Pubblicato: 05/07/2025 08:21

La convergenza prende forma da settimane, tra incontri riservati, telefonate e scambi di bozze. Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Friedrich Merz, il leader tedesco destinato a raccogliere l’eredità di Scholz, stanno lavorando a una lettera comune. Un appello politico, ma anche economico, con cui provare a rilanciare la competitività dell’Unione europea. Il testo sarà diffuso subito dopo il voto di sfiducia alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, previsto all’Europarlamento il prossimo 10 luglio, e presentato come una sorta di piattaforma condivisa per il rilancio continentale.

Al G7 in Canada e al Consiglio europeo di fine giugno, i tre hanno limato la strategia. L’obiettivo è chiaro: reagire al rallentamento dell’economia europea, alle distorsioni del mercato globale e al crescente ritardo accumulato nel confronto con Cina e Usa. E lo faranno partendo da un settore simbolo e strategico, l’automotive, dove l’Europa rischia di restare stritolata tra dazi, transizione ecologica e concorrenza asiatica.

Automotive e transizione, il primo banco di prova

Proprio l’industria dell’auto sarà il perno dell’appello. Italia, Francia e Germania condividono il timore di una crisi strutturale. Nel 2024, le vendite di veicoli in Europa sono calate del 12%, in Italia addirittura del 30%. Al contrario, la Cina ha visto crescere la produzione del 400% rispetto a vent’anni fa, e secondo le stime a fine 2025 supererà Stati Uniti e Unione europea messe insieme. L’elettrico, inoltre, è in forte squilibrio: Belgio e Danimarca mostrano performance superiori rispetto ai colossi storici dell’industria europea.

I costi energetici, il ritardo nell’innovazione e la scarsità di investimenti completano il quadro. L’Europa paga energia fino a cinque volte più cara della Cina e ospita appena il 5% delle gigafactory mondiali per batterie. Un dato allarmante se si considera che il settore auto, comprese filiere e servizi, vale 13 milioni di posti di lavoro e l’8% del PIL europeo.

Una visione Draghi per l’economia europea

Le parole d’ordine dell’appello ricalcheranno, almeno in parte, quelle del report presentato da Mario Draghi nel settembre 2024 sulla competitività europea. Investimenti pubblici e privati, taglio del costo dell’energia, alleanza per l’innovazione: sono questi i pilastri attorno a cui ruoterà la proposta. Con uno sguardo più ampio anche alla difesa e allo spazio, due settori chiave per la sovranità europea e già indicati come prioritari proprio da Draghi.

Anche Meloni, nel suo intervento alla Camera il 23 giugno scorso, aveva annunciato l’intesa in corso con Merz e Macron. Aveva parlato della necessità di semplificare il mercato unico, promuovere tecnologie come e-fuels, idrogeno e biocarburanti, e di superare gli aspetti più surreali del Green Deal. Una presa di posizione netta, rivolta sia alla Commissione sia alle cancellerie più ortodosse.

Von der Leyen sotto pressione

Il momento scelto per la pubblicazione dell’appello è tutt’altro che neutro. Arriverà dopo la mozione di sfiducia presentata all’Europarlamento contro von der Leyen, firmata dall’estrema destra romena. Anche se difficilmente passerà, la mozione rappresenta un campanello d’allarme. La presidente della Commissione, che punta alla riconferma, sa che dovrà dare risposte convincenti su uno dei temi più sentiti: l’impasse industriale dell’Europa.

Il patto a tre — non ancora formalizzato, ma ormai imminente — suona dunque come un avviso politico. Una piattaforma trasversale, che tiene insieme conservatori, popolari e centristi, e che chiede all’Ue un cambio di passo. Più crescita, più investimenti, meno burocrazia. È la sfida del tempo nuovo: tenere l’Europa competitiva nel mondo del XXI secolo, senza perdere posti di lavoro né leadership tecnologica.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 05/07/2025 08:32

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure