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“Stava bene, poi il crollo”: Caterina muore dopo l’operazione. Famiglia sotto shock

Pubblicato: 05/07/2025 20:21

Nel cuore di una tranquilla comunità, dove il calore umano si intrecciava con le vie familiari, viveva una donna il cui sorriso contagioso e la disponibilità verso gli altri la rendevano un pilastro. Con i suoi cinquant’anni, era un punto di riferimento, una presenza costante e rassicurante per chiunque la conoscesse. La sua vita, tessuta di affetti e legami profondi, scorreva con la semplicità operosa di chi sa apprezzare ogni istante e donarsi senza riserve. La notizia della sua improvvisa scomparsa ha squarciato il velo di serenità che avvolgeva la sua quotidianità, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi l’amava.

Tutto ha avuto inizio una domenica mattina, quando un malessere inaspettato ha costretto la donna a cercare aiuto medico. Quella che sembrava una visita di routine si è trasformata rapidamente in un vortice di eventi concitati. Dopo un primo intervento, un barlume di speranza aveva illuminato i volti dei familiari: la donna aveva ripreso conoscenza, scambiando qualche parola rassicurante. Ma il destino aveva in serbo un crudele rovescio. Il quadro clinico è precipitato improvvisamente, rendendo necessario un secondo, disperato tentativo di salvarle la vita. Ancora una volta, la sala operatoria ha inghiottito la sua fragile figura, ma questa volta, il risveglio tanto atteso non è mai avvenuto. Il silenzio assordante di quella notte ha sigillato per sempre la sua esistenza, lasciando dietro di sé un’eco di incredulità e profondo dolore.

L’indagine preliminare

La Procura di Salerno ha immediatamente aperto un’indagine per fare piena luce sulla tragica scomparsa di Caterina Lambiase, residente a Fuorni. Il decesso è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, a seguito di un delicato intervento chirurgico ai diverticoli. Per permettere l’accertamento di eventuali responsabilità e procedere con l’autopsia, due medici che hanno preso parte alle operazioni sono stati iscritti nel registro degli indagati. Questa iscrizione, un atto dovuto, non implica necessariamente una colpevolezza, ma è un passaggio fondamentale per garantire la trasparenza e la completezza delle indagini.

La dinamica degli eventi

Caterina, molto conosciuta e stimata in città per la sua disponibilità e il suo carattere affabile, si era recata all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” nella mattinata di domenica, accusando forti dolori all’addome. Gli esami diagnostici hanno prontamente evidenziato una grave diverticolite, rendendo indispensabile un intervento d’urgenza. Nonostante le sue condizioni sembrassero inizialmente migliorare, tanto da permetterle di comunicare con i familiari, la situazione è drasticamente peggiorata in serata. Un secondo intervento si è reso necessario nel tentativo disperato di stabilizzare il quadro clinico, ma purtroppo, Caterina non si è più ripresa, spirando in sala operatoria.

La richiesta di giustizia e l’autopsia

I familiari di Caterina, profondamente scossi dalla perdita e rappresentati con determinazione dall’avvocata Grazia Cirillo, chiedono che venga fatta piena chiarezza sulle circostanze che hanno portato al decesso della loro congiunta. Per rispondere a questa legittima richiesta di verità, il pubblico ministero Katia Cardillo ha conferito l’incarico per l’esame autoptico al rinomato medico legale Nicola Maria Giorgio. L’autopsia, condotta fino a tarda sera, rappresenta un passaggio cruciale. Le sue risultanze saranno decisive per ricostruire in dettaglio le ultime ore di vita della paziente e, soprattutto, per stabilire con precisione le cause del decesso. Parallelamente all’esame autoptico, è stata posta sotto sequestro la cartella clinica di Caterina, contenente tutta la documentazione relativa al suo ricovero. Questo permetterà agli inquirenti di analizzare ogni singolo dettaglio del percorso clinico della donna. Al termine degli accertamenti irripetibili, la salma di Caterina è stata restituita ai suoi familiari, che ora potranno finalmente procedere con le esequie e darle l’ultimo saluto. La comunità intera si stringe attorno a loro, in attesa che l’indagine faccia luce su ogni aspetto di questa dolorosa vicenda.

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