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14enne massacrata da due coetanee, il video finisce sui social. Orrore in Italia

Pubblicato: 06/07/2025 20:08

Il buio della sera aveva avvolto il parco quando l’appuntamento si trasformò in un incubo. Le risate si spensero, soffocate dal rumore sordo dei colpi. Calci, pugni, violenza gratuita che si abbatteva su una ragazzina di quattordici anni, inerme di fronte all’odio incomprensibile di due coetanee. Ogni colpo al volto, ogni spinta, veniva amplificato dalle voci beffarde di altri giovani che, invece di intervenire, filmavano la scena con i loro smartphone. Un video agghiacciante, destinato a diventare virale, a raccontare una storia di brutalità e indifferenza.

La vittima, il corpo scosso dai lividi e la mente segnata da un’esperienza indicibile, è stata trasportata in ospedale. L’eco di quelle risate malvagie risuonava ancora nelle sue orecchie, mentre il suo volto tumefatto era la prova tangibile di un’aggressione feroce. Nel frattempo, il video, diffuso rapidamente sui social media, ha scatenato un’ondata di indignazione, portando alla luce la cruda realtà di una violenza giovanile che troppo spesso rimane nell’ombra.

14enne massacrata da due coetanee a Chieti

L’aggressione è avvenuta a Chieti, nel perimetro della Villa comunale, il polmone verde del capoluogo teatino. Sembra che le ragazzine si fossero date appuntamento proprio lì, un incontro che è sfociato in una violenta aggressione. La vittima è stata colpita con calci e pugni alla testa e al volto, un’aggressione brutale che è stata interamente ripresa e poi pubblicata sui social network. Attualmente la quattordicenne è ricoverata in osservazione nel pronto soccorso del policlinico di Chieti.

La reazione dei genitori

La notizia dell’aggressione ha raggiunto il padre della quattordicenne, che vive all’estero, come un pugno nello stomaco. Il video del pestaggio di sua figlia, inviatogli dalla madre, ha scatenato un’ondata di rabbia e determinazione. Le sue parole, affidate a un post su Facebook, sono state un grido di dolore e un monito alla società: «Un pestaggio ai danni di mia figlia. Ragazzine in sottofondo che ridevano. La nuova generazione». Un’amara constatazione sulla deriva di una parte della gioventù, incapace di empatia e di rispetto per l’altro. La sua intenzione è chiara: sporgere denuncia personalmente e assicurarsi che i responsabili vengano identificati e puniti. «Chiunque ne faceva parte deve sapere che presto verrà contattato da Carabinieri o Polizia. Genitori vegliate sui vostri figli che così non va bene». Un appello accorato a tutti i genitori affinché prestino maggiore attenzione ai propri figli e ai loro comportamenti.

L’indagine e le cause

Il caso, inizialmente gestito dalla Volante, è ora nelle mani della Squadra Mobile della Questura di Chieti. Gli investigatori stanno lavorando incessantemente per ricostruire l’accaduto e identificare le ragioni che hanno scatenato tanta violenza. Al vaglio ci sono le possibili motivazioni che hanno portato le due coetanee ad aggredire la quattordicenne. Il video, sebbene rimosso da Instagram e TikTok dopo la sua diffusione, sarà un elemento cruciale per le indagini, fornendo dettagli preziosi sui responsabili e sulle dinamiche dell’aggressione.

Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di violenza giovanile che sta diventando sempre più preoccupante. La facilità con cui le aggressioni vengono filmate e condivise sui social media evidenzia una desensibilizzazione all’orrore e una ricerca di visibilità che supera ogni limite etico. È un campanello d’allarme per l’intera società, che deve interrogarsi sulle cause profonde di tanta aggressività e indifferenza tra i più giovani. La scuola, la famiglia, le istituzioni e le comunità devono unire le forze per educare i ragazzi al rispetto, all’empatia e alla non violenza, offrendo loro alternative positive e spazi di aggregazione sani. È fondamentale intervenire prima che queste dinamiche distruttive si radichino ulteriormente, per garantire ai giovani un futuro migliore, libero dalla paura e dalla violenza.

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Ultimo Aggiornamento: 06/07/2025 20:52

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