
La deflagrazione che ha devastato il palazzo di via Nizza 389 e causato la morte di Jacopo Peretti, vittima innocente di una vendetta malata, continua a svelare retroscena inquietanti. Dal quinto piano dello stabile, proprio dall’alloggio da cui si è sprigionata l’esplosione, arrivano le parole di Madalina Ionela Hagiu, 30 anni, che racconta la sua verità sul rapporto con Giovanni Zippo, l’uomo arrestato con l’accusa di aver appiccato l’incendio.
“Giovanni e Salvatore si conoscono, perché tre anni fa hanno litigato per motivi di gelosia verso di me”, racconta Madalina, che conviveva proprio in quell’alloggio con il compagno Salvatore Ferrone. Ma dietro la facciata della convivenza si nascondeva una relazione parallela: con Giovanni, Madalina era amante da anni.
“Mi ha accompagnata in stazione il giorno prima”
Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 giugno, la giovane non si trovava a Torino: era all’Isola d’Elba con Ferrone, per una vacanza. E Zippo, spiega lei, sapeva bene che la casa era vuota. “La sera prima della partenza siamo andati a ballare insieme, e il giorno dopo mi ha accompagnata in stazione. Abbiamo continuato a sentirci per tutta la durata del viaggio”.
Quando arriva la notizia dell’esplosione, è a lui che scrive per primo. “Un vicino ha detto di aver visto un ragazzo pelato insanguinato uscire correndo dal portone. Ho chiesto a Giovanni se fosse stato lui. Mi ha risposto: ‘Non lo so’”.

La sera di venerdì, Madalina è tornata a Torino. Ha visto da vicino i resti anneriti del suo appartamento, completamente distrutto come quelli di altre tre famiglie. “Sto male, tanto male”, ripete. “Mi dispiace per Jacopo, non c’entrava nulla. Sono distrutta emotivamente, mentalmente e finanziariamente. Non so più che fare e dove andare”.
Il dolore per la vittima e le accuse contro Zippo
Intanto, le indagini confermano il movente passionale alla base del gesto estremo di Zippo, ex vigilante ossessionato da Madalina. La madre di Jacopo Peretti, morto a 25 anni mentre si trovava nel suo appartamento, ha dichiarato: “Mio figlio è morto per l’ossessione di un uomo”.
L’inchiesta punta a chiarire ogni passaggio di una vicenda che ha provocato cinque feriti e un’intera palazzina resa inagibile. Ma soprattutto ha lasciato una famiglia senza un figlio e una città sconvolta da una tragedia annunciata.