
L’alba di sabato 6 luglio 2025, una giornata che per molti avrebbe segnato l’inizio di un weekend di mare e spensieratezza, si è tinta di nero sulla Provinciale 3 che collega Matera a Metaponto.
Un tragico incidente stradale ha spezzato brutalmente la vita di Maria Di Pede, 45 anni, e Giuseppe Carrino, 50 anni, marito e moglie, residenti a Matera. La coppia stava viaggiando in direzione della costa ionica per godersi una giornata di relax, ma il loro viaggio si è interrotto drammaticamente all’altezza del Motel San Marco, trasformando una strada solitamente trafficata in un palcoscenico di dolore inimmaginabile.
Lo scontro fatale e le vittime
La dinamica dell’incidente, sebbene ancora sotto la lente degli inquirenti, si profila come uno scontro frontale di violentissima intensità. L’Alfa Romeo Mito della coppia si è trovata improvvisamente di fronte una Renault Scenic, proveniente dalla direzione opposta. L’impatto, avvenuto in un tratto rettilineo e apparentemente privo di insidie, è stato devastante.
Maria Di Pede è deceduta sul colpo, la sua vita stroncata nell’istante stesso dell’urto. Giuseppe Carrino, sebbene estratto vivo dalle lamiere contorte della vettura, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Nonostante i disperati tentativi dei sanitari, le sue gravissime ferite si sono rivelate fatali, e l’uomo è spirato poco dopo, lasciando un vuoto incolmabile. Il figlio ventiduenne della coppia, che viaggiava con loro, è rimasto ferito nello scontro ed è stato anch’egli ricoverato, ma le sue condizioni non destano preoccupazione.
A bordo della seconda vettura, la Renault Scenic, viaggiavano due giovani di poco più di vent’anni, originari della provincia di Bari. Anche loro sono rimasti feriti nell’impatto e sono stati prontamente trasportati in ospedale. Le loro condizioni, sebbene richiedano osservazione, non sono considerate gravi. Intanto, le autorità hanno immediatamente avviato un’approfondita indagine per stabilire le esatte cause e responsabilità dell’incidente. I carabinieri stanno effettuando rilievi scientifici sul luogo della tragedia e raccogliendo testimonianze. Non si esclude alcuna ipotesi, da un possibile sorpasso azzardato a una fatale distrazione, ma solo l’analisi completa dei dati permetterà di ricostruire la sequenza degli eventi e di attribuire le giuste responsabilità.

La risposta dei soccorsi e i disagi alla circolazione
La scena dell’incidente è stata raggiunta in tempi rapidissimi dai soccorritori del 118 Basilicata Soccorso, affiancati dai vigili del fuoco, dai carabinieri e dal personale dell’Anas. Le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza dell’area sono proseguite per ore, un lavoro incessante sotto il sole nascente di luglio. La strada Provinciale 3 è stata chiusa temporaneamente al traffico, causando pesanti disagi alla circolazione in un weekend che vedeva centinaia di veicoli muoversi verso le affollate mete turistiche della costa ionica. Un’interruzione necessaria per permettere ai soccorritori di operare e agli inquirenti di svolgere i rilievi, ma che ha inevitabilmente creato lunghe code e ritardi, in un giorno dove la leggerezza estiva è stata sostituita dal peso di una tragedia.
Un dolore che travolge
La morte di Maria Di Pede e Giuseppe Carrino lascia una famiglia annientata dal dolore. Quella che doveva essere una semplice giornata di svago al mare si è trasformata in un incubo senza fine, segnando per sempre la vita del figlio rimasto orfano e di tutti coloro che conoscevano e amavano la coppia. La Provinciale 3, arteria vitale per il turismo locale, è diventata, in un attimo, il simbolo di una perdita incolmabile. La comunità di Matera e quella dei comuni limitrofi si stringono attorno ai familiari delle vittime, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che le indagini possano fornire risposte chiare su quanto accaduto in quella fatale alba di luglio.