L’epilogo de L’Isola dei Famosi si è tinto di inaspettate tinte drammatiche per Loredana Cannata, l’attrice che ha visto la sua avventura honduregna concludersi con un incidente subacqueo dai risvolti preoccupanti. Durante la prova di apnea finale, un momento culminante e attesissimo del reality, ciò che doveva essere una sfida di resistenza si è trasformato in un’esperienza vicina alla tragedia. La Cannata, come da lei stessa rivelato in un toccante resoconto post-ricovero, si è trovata intrappolata sott’acqua per un tempo interminabile, ben oltre il minuto e cinque secondi della sua apnea calcolata.
Un’esperienza terrificante
I capelli impigliati, il disperato tentativo di liberarsi, la sensazione soffocante del mare che invadeva la bocca, ogni secondo un eterno addio alla speranza. “Ho pensato seriamente che molto probabilmente sarei morta così”, ha confidato l’ex naufraga, descrivendo l’orrore di quei cinquanta secondi trascorsi sott’acqua, mentre il suo corpo lottava contro l’ineluttabilità di una fine inaspettata. Un’esperienza che, pur essendosi conclusa con la sua salvezza, ha lasciato un segno indelebile, come un’ombra lunga proiettata sull’euforia della sopravvivenza.
Il ritorno a casa e i primi sintomi
Il rientro in Italia, atteso con trepidazione dopo settimane di stenti e privazioni, si è trasformato per Loredana Cannata in un’immediata corsa contro il tempo per la sua salute. Appena tre ore dopo aver varcato la soglia di casa, l’attrice ha avvertito i primi, allarmanti segnali: una difficoltà respiratoria crescente e la temibile “fame d’aria”. Sintomi inequivocabili che hanno preannunciato un epilogo ben diverso dal tanto agognato riposo post-reality.
Loredana Cannata ricoverata in ospedale, le sue condizioni
La rapidità di questi eventi l’ha spinta a recarsi d’urgenza al pronto soccorso. Lì, dopo dieci lunghe ore di prelievi e analisi estenuanti, la diagnosi che nessuno avrebbe voluto sentire: ricovero in cardiologia. Loredana Cannata si è ritrovata così, da un letto d’ospedale al Gemelli Isola di Roma, a raccontare la sua odissea ai fan. “Sono ancora qui, in attesa di ulteriori esami, dopo i tanti fatti anche sabato, che riguardano il cuore e le coronarie”, ha dichiarato con un’onestà disarmante, le sue parole intrise di una vulnerabilità inaspettata per chi l’aveva appena vista sfidare le insidie della natura.
L’incidente in apnea, dunque, non è stato un semplice spavento. La Canata ha sottolineato come l’adrenalina iniziale, quella “forza di un leone” che le ha permesso di superare il pericolo imminente, abbia presto lasciato il posto a conseguenze fisiche e psicologiche che ora sta affrontando. Il suo primo giaciglio dopo le scomode stuoie dell’Honduras è stato un letto d’ospedale, un amaro contrappunto all’avventura appena trascorsa. Nonostante il difficile momento, ha voluto esprimere profonda gratitudine per la serietà e l’efficienza della struttura che la sta curando, e un ringraziamento sentito alla sanità italiana in generale, “che a volte sbaglia e a volte insegna, ma che comunque accoglie e cura gratuitamente.” Un messaggio potente, lanciato da chi, suo malgrado, si è trovata a toccare con mano l’importanza vitale di un sistema sanitario accessibile e competente.