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“Putin ha umiliato Trump”, la denuncia che fa tremare il mondo: “Deve reagire”

Pubblicato: 06/07/2025 21:41

“Putin ha dato uno schiaffo in faccia a Trump“. Parola di Kurt Volker, ex ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato e inviato per l’Ucraina durante l’amministrazione Trump, che non usa giri di parole nel commentare l’ultima escalation russa e il controverso stop temporaneo alla fornitura di armi americane a Kiev.

Il riferimento è all’enorme attacco aereo russo sull’Ucraina, avvenuto proprio poche ore dopo una telefonata tra Trump e Zelensky: “È stato imbarazzante. Il presidente russo ha respinto la tregua e lanciato il suo attacco più massiccio. Trump ora deve reagire“, afferma Volker.

“Errore del Pentagono, non condiviso dalla Casa Bianca”

Secondo il diplomatico, la decisione di bloccare temporaneamente gli aiuti militari non è stata coordinata con la Casa Bianca e non riflette la volontà di Trump: “È stata una mossa del Pentagono, un errore strategico. Difendere l’Ucraina significa difendere anche l’interesse nazionale statunitense e lanciare un segnale chiaro alla Cina“, afferma.

Il responsabile politico del Dipartimento della Difesa, Elbridge Colby, è accusato da Volker di “ingenuità”: “Non si può separare quello che succede in Europa da quello che accade in Asia. In Ucraina combattono anche i nordcoreani, e Pechino osserva”.

Due mosse decisive: sanzioni e armi via Lend-Lease

Per reagire al “colpo” subito da Putin, Volker suggerisce a Trump due misure forti: “Dare via libera al Senato per una legge che consenta sanzioni secondarie contro chi aiuta Mosca, e varare un nuovo programma Lend-Lease per fornire armi a Kiev in cambio di prestiti”. Un segnale concreto di sostegno e una risposta diretta al Cremlino.

Sul terreno, Mosca continua a guadagnare territori marginali, ma secondo Volker non sono successi in grado di cambiare l’esito del conflitto. “L’esercito russo perde migliaia di uomini ma insiste. Con più Patriot, artiglieria e missili a lungo raggio, Kiev può difendersi, colpire le retrovie e costringere Mosca a un cessate il fuoco stabile, come accaduto in Corea“.

Ma per Volker nessuna vera pace è possibile finché Putin resta al potere: “Ha detto apertamente che l’Ucraina non esiste come nazione e va eliminata. Va fermato prima che attacchi altri Paesi del vostro continente”.

“L’Italia può giocare un ruolo chiave”

In vista della Ukraine Recovery Conference, che si terrà il 10 e 11 luglio in Italia, Volker sottolinea l’importanza del momento: “Serve un organo permanente per la ricostruzione, con un forte profilo politico. Meloni può ottenere questo risultato“.

Sul perché l’Europa debba continuare ad aiutare Kiev, Volker è netto: “Anche Trump sa che Putin ha mire oltre i confini ucraini. La Nato si sta rafforzando, l’Italia può sostenere la ripresa economica del Paese. È un’occasione storica per fare la differenza“.

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