
Il fragore si è scatenato all’improvviso, una furia scura che ha inghiottito il giorno. Da un cielo plumbeo, quasi notturno, si è riversata una pioggia battente, così fitta da cancellare l’orizzonte, mentre un vento impetuoso ha ululato come una bestia affamata, sferzando ogni cosa sul suo cammino. Ogni goccia d’acqua è sembrata colpire con la forza di un proiettile, e l’aria si è riempita di un mormorio sinistro, il lamento della natura sopraffatta. I lampi hanno squarciato l’oscurità a intermittenza, illuminando per un istante uno scenario apocalittico, e i tuoni hanno rimbombato con una violenza primordiale, scuotendo le fondamenta della terra.
Il telefono non ha smesso di squillare, una raffica incessante di voci concitate, interrotte solo dal fruscio assordante della tempesta. Ogni chiamata è stata un grido di aiuto, una segnalazione di pericolo: oggetti divelti, rami spezzati, alberi pericolanti che minacciavano di crollare sotto la spinta implacabile del vento. È stato un susseguirsi di allarmi, un’eco della forza distruttiva che si è abbattuta sulla città, tenendo tutti col fiato sospeso e mettendo a dura prova la resistenza di ogni struttura, di ogni fibra di vita.
Maltempo colpisce Milano: morta una donna
A Milano, la pioggia battente e il vento impetuoso hanno creato una situazione di caos e disagio. Le strade, trasformate in fiumi, hanno rallentato drasticamente il traffico, mentre numerosi sottopassaggi sono stati allagati, rendendo impossibile il transito. Le segnalazioni di oggetti volati via dai balconi e alberi caduti sulle carreggiate sono giunte ininterrottamente alla centrale dei vigili del fuoco, impegnati senza sosta in interventi di messa in sicurezza e sgombero. La città, avvolta in un’atmosfera quasi notturna nonostante fosse pieno giorno, ha resistito alla violenza degli elementi, ma i segni della tempesta sono stati evidenti in ogni angolo, un monito della forza della natura.
A Robecchetto con Induno (Milano), una donna di San Vittore Olona è deceduta a causa della caduta di un albero, provocata dalla violenta ondata di maltempo. L’incidente è avvenuto mentre la donna stava rientrando da una passeggiata in compagnia di altre due persone. Un uomo e un’altra donna, rimasti feriti, sono stati trasportati in ospedale in codice giallo: la donna al Sant’Anna di Como in elicottero e l’uomo all’ospedale di Legnano. Ci sarebbero anche due feriti.

L’allerta preventiva
Non si trattava di un evento inaspettato. L’allerta di forti temporali era stata diramata da giorni, un avviso tempestivo che aveva permesso di prepararsi al peggio. La Protezione Civile aveva monitorato costantemente l’evoluzione meteorologica, e i suoi comunicati avevano preannunciato l’arrivo di questa ondata di maltempo, spingendo la popolazione a prendere le dovute precauzioni. La consapevolezza del pericolo imminente aveva consentito di attivare in tempo tutte le misure di prevenzione necessarie per mitigare gli effetti della tempesta.
La vasca di laminazione in azione
Una delle prime e più cruciali misure adottate è stata l’attivazione della vasca di laminazione. Questa imponente infrastruttura idraulica, concepita per contenere le piene dei corsi d’acqua, è entrata in funzione per scongiurare l’esondazione di uno dei fiumi più a rischio della zona, il Seveso. La sua attivazione rappresenta una strategia fondamentale per proteggere le aree urbane dalle inondazioni, un baluardo contro la furia delle acque che, in passato, hanno causato danni ingenti e disagi significativi alla popolazione. La vasca, riempiendosi gradualmente, ha iniziato a trattenere l’eccesso di pioggia, impedendo che i livelli del fiume superassero la soglia di guardia.
Barriere mobili per il Lambro
Anche un altro quartiere, Ponte Lambro, situato in via Vittorini, era stato messo in sicurezza in previsione dell’arrivo della pioggia. Qui, le barriere mobili erano già state posizionate lungo le rive del fiume Lambro. Queste strutture, agili e versatili, sono essenziali per proteggere le abitazioni e le infrastrutture dall’innalzamento dei livelli dell’acqua. La loro installazione preventiva testimonia l’efficacia della pianificazione e la prontezza d’intervento delle autorità locali, dimostrando un impegno concreto nel salvaguardare la sicurezza dei cittadini e la resilienza del territorio di fronte agli eventi climatici estremi.
Mentre la tempesta continuava a imperversare, la solidità delle infrastrutture e la prontezza di intervento delle squadre di soccorso rappresentavano un faro di speranza. La gestione dell’emergenza, frutto di un’attenta pianificazione e di un coordinamento impeccabile, stava dimostrando l’importanza di investire nella prevenzione e nella resilienza del territorio. Eventi come questo, pur nella loro violenza, sottolineano la necessità di continuare a potenziare le difese contro un clima sempre più imprevedibile, imparando dalle sfide attuali per costruire un futuro più sicuro e preparato.