Jannik Sinner e Lorenzo Sonego hanno entrambi conquistato gli ottavi di finale a Wimbledon, regalando all’Italia del tennis momenti di grande emozione. Sinner, in particolare, ha dominato il suo incontro sul Centrale contro Martinez, dimostrando ancora una volta la sua classe cristallina e la sua inesorabile ascesa nel panorama tennistico mondiale. La vittoria è stata suggellata da un gesto di riconoscenza verso il Royal Box, la tribuna d’onore che ha ospitato leggende dello sport come Billie Jean King, campioni olimpici britannici e icone del calcio e del rugby, tra cui Redknapp e Care. Un parterre di stelle che ha voluto rendere omaggio al talento e alla sportività del giovane tennista altoatesino.
Poche ore dopo il trionfo di Sinner, è stata la volta di Lorenzo Sonego di scendere in campo sul Court 14. In una maratona estenuante durata oltre cinque ore, il piemontese ha avuto la meglio sull’americano Nakashima in un match che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo punto. Un’impresa di resistenza e determinazione che ha messo in luce la tempra di Sonego, culminata in una vittoria che lo proietta tra i migliori sedici del torneo.
Il tifo di Sinner per Sonego
Un momento particolarmente toccante di questa giornata trionfale è stato il gesto di Jannik Sinner nei confronti dell’amico Lorenzo Sonego. Mentre Sonego lottava strenuamente contro Nakashima, Sinner si è mischato tra il pubblico per assistere all’emozionante incontro. Una presenza discreta ma significativa che non è passata inosservata agli occhi di Sonego, specialmente in un momento di grande difficoltà nel terzo set, quando si trovava sotto di un break.
“Oggi ho visto che in terrazza c’era Jannik che seguiva il mio match,” ha raccontato Sonego, noto anche per la sua passione per la musica, che la sera prima si è concesso il lusso di riascoltare il suo ultimo singolo, ‘Madama mia’. “Era un momento difficile del terzo set, ero sotto di un break. Ho alzato la testa, ho visto che mi guardava e devo dire che la cosa mi ha caricato tanto. Infatti è arrivato il break e da lì è cambiata la partita.” Un pugno alzato o uno sguardo incoraggiante da parte di un amico e collega, in quel frangente, si è rivelato una vera e propria scossa emotiva, un’iniezione di fiducia che ha ribaltato le sorti dell’incontro. La presenza di Sinner non era solo quella di un tifoso, ma di un amico vero, capace di infondere la giusta grinta nel momento più opportuno.
Lo spirito di squadra
L’entusiasmo di Sonego è palpabile quando parla del legame con i suoi compagni di squadra, in particolare con Sinner e Cobolli. “Sono contento che anche Sinner e Cobolli abbiano raggiunto gli ottavi. Sono veri amici. Ce la stiamo godendo: io ho seguito Flavio, Jannik lo ha fatto con me. Mi sto divertendo, mi sto godendo l’opportunità di stare a lungo in campo. E non mi stanco, anzi. Speriamo di andare ancora tutti e tre più avanti nel torneo.” Le sue parole dipingono un quadro di solidarietà e divertimento, un gruppo di atleti che, nonostante la competizione, si supportano a vicenda e condividono la gioia di ogni successo.
In un simpatico siparietto che sottolinea la versatilità degli atleti italiani, Sonego ha rivelato una curiosa passione in comune: il calcio. “Curiosamente, gli azzurri sono degli ottimi calciatori,” ha scherzato. “La prossima volta schieriamo un attacco a tre: io e Cobolli alle ali, Jannik centravanti. Tanto, lui la mette sempre dentro.” Una battuta che evidenzia non solo la loro abilità con il pallone, ma anche lo spirito goliardico e l’affiatamento che lega questi campioni, capaci di divertirsi anche al di fuori del campo da tennis.