
Billy Costacurta, noto ex calciatore, si apre in un’intervista toccante, spostando l’attenzione dal campo da gioco a una questione molto più personale: la complessa vicenda del figlio Achille.
A soli 20 anni, Achille ha già affrontato un cammino intricato fatto di sfide emotive e rinascite. Il racconto di Billy spezza il silenzio su una battaglia familiare segnata da fragilità e perseveranza, un cammino che continua a essere sostenuto dall’amore incondizionato dei genitori.

“Ha sofferto tanto”: la confessione di un padre
«Ha sofferto tanto», ammette Billy Costacurta, riferendosi al figlio Achille e al suo tormentato percorso. Non solo turbolenze adolescenziali, ma vere crisi che hanno esposto Achille a dipendenze e comportamenti instabili.
Achille ha raccontato apertamente il suo disagio, ammettendo di essersi “perso” in un periodo in cui l’uso eccessivo dei social e la ricerca di attenzione hanno esacerbato il suo malessere. Un circolo vizioso da cui è stato difficile uscire.

Martina Colombari, “un essere superiore”
Nel percorso di Achille, la madre Martina Colombari ha avuto un ruolo fondamentale. Costacurta non esita a riconoscere la sua importanza: «Marti ha una capacità di protezione del figlio pazzesca. Ho capito che la donna, per certe cose, è un essere superiore. Senza di lei non so come avremmo fatto».
Questa dichiarazione mette in luce la complementarità genitoriale, con la sensibilità materna che si unisce alla presenza discreta ma costante di un padre che si interroga sul proprio ruolo. «Credo di essere stato un buon padre», afferma Costacurta, riflettendo con orgoglio sul cammino fatto insieme.
Il tunnel e l’uscita: comunità, disintossicazione e rinascita
Achille ha vissuto esperienze estreme, trascorrendo più di un anno e mezzo in una comunità penale e affrontando percorsi di disintossicazione, insieme a periodi di isolamento emotivo. Adesso, come dice Billy, le cose sono cambiate.
Achille è più maturo e ha raggiunto una nuova consapevolezza di sé. Questa trasformazione non è stata casuale, ma il risultato di anni di tentativi e supporto. Billy non nasconde la sua emozione: «È il ragazzo più bello del mondo», riferendosi non solo all’aspetto, ma alla crescita interiore che ha permesso a suo figlio di ritrovarsi.

Un messaggio di speranza: dietro ogni caduta, la possibilità di rialzarsi
Il racconto di Billy Costacurta non è solo la cronaca di un dolore familiare, ma un potente messaggio di speranza. In un’epoca in cui le fragilità giovanili sono spesso ignorate, la testimonianza di Billy restituisce umanità a una storia condivisa da molte famiglie.
Il coraggio di parlarne pubblicamente non è scontato, soprattutto per un personaggio pubblico riservato. Questa trasparenza aiuta a rompere il tabù del fallimento e delle difficoltà genitoriali, mostrando che la sofferenza giovanile può essere affrontata e superata. Achille oggi è diverso e suo padre, con serenità, può finalmente dirlo ad alta voce.